Nel profondo "Nord Est", alla scoperta del Carso triestino

Nel profondo


Il Carso, noto anche come Altopiano Carsico, si estende tra Venezia Giulia (provincia di Gorizia e Trieste), Slovenia e Croazia.

Il suo toponimo sembra essere di origine celtica (in croato Kras, in tedesco Karst), e viene comunemente usato nelle Alpi orientali, in quelle Dinariche e nelle Alpi Liguri per indicare una area rocciosa di tipo calcareo.

Il Carso è uno degli ambienti più originali, e forse belli, del Friuli Venezia Giulia. L'habitat, che lo contraddistingue, è quello della Landa ossia una prateria davvero arida con la presenza di macchie sparse di arbusti su cui, fra tutti, domina lo Scotano.

Quando arriva l'autunno, lo scotano da spettacolo dando vita, durante il foliage autunnale, ad un bellissimo gioco di colori. Scoprilo in questo video e potrai vedere i colori più belli e vivi del Carso triestino.

Sul Carso, si elevano una serie di rilievi che superano a mala pena i 600 metri e trovano nel Monte Concusso (667 m) quello con l'altezza piu' ragguardevole. Non tanto distante da qui si trova il Monte Ermada (323 m) che ricorda la Grande Guerra.  

Sull’Ermada, del resto, furono molto fitti, in quel periodo, i bombardamenti dell’esercito italiano che cercava di aprirsi una breccia per arrivare nella “strategica” Trieste.  

Il Carso, del resto, è un "Museo a cielo aperto". Guarda un interessante video che ne ripercorre la sua storia più recente.

Ma il Carso è questo ed altro: doline, grotte, foibe, sentieri scavati tra le pietre modellate dal vento e dalla pioggia e falesie che si gettano in verticale nelle acque del Mare Adriatico.

Percorrendolo si può scoprire un territorio straordinario e ricco di sorprese: dalla flora alpina che nell'arco di pochi chilometri diventa mediterranea allo spettacolo meraviglioso che offrono alcune sue attrazioni naturalistiche come la Grotta Gigante o il corso del "misterioso" fiume Timavo.

Guarda questo video, per scoprire il mistero del fiume sotteraneo.

Non meno affascinanti sono la cultura, gli usi ed i costumi locali in cui si mescolano tradizioni latine, germaniche e slave, per non dimenticare quei suoi paesini, storicamente "bilingui", sparsi qua e là, che offrono prodotti genuini e feste popolari con una profonda identità storica.

Guarda questo video e rimarrai sorpreso. Anche questo e' il Carso!

Una su tutte, per la sua unicità la tradizione delle Osmize: una tradizione millenaria, tramandata di padre in figlio, nelle quali le aziende agricole locali aprono le porte di casa solo pochi giorni all'anno servendo agli avventori tutti i prodotti produzione propria.

Tra i più buoni: il prosciutto crudo, cotto, cotto arrosto, pancetta cruda, lombo, salame, uova (già sode), formaggi, pane e ovviamente sempre, e tanto buon, vino (bianco o rosso) che, a queste latitudini, soprannominano “domacio” (più o meno di casa!).

L'osmiza è la parte più  godereccia del Carso. Ma se non la vedi almeno una volta, è davvero tanto difficile immaginarla. Guarda un bel video che prova a descriverne quell'atmosfera che sa di magia!

Il Carso, per i triestini ma anche per i turisti, si rivela un luogo davvero ideale per trascorrere il tempo libero immersi tra il silenzio e la tranquillità della natura circostante. E non da poco, anche ad una manciata di chilometri, dal Golfo di Trieste.

Questo Altipiano, è un posto davvero privilegiato per fare delle lunghe passeggiate nei boschi, correre con la mountain bike lungo i tanti sentieri, far equitazione o scendere in una delle sue tante grotte. I più esperti, invece, possono trovare,  nel Carso, una palestra ideale per l'arrampicata e il free climbing. 

I luoghi privilegiati per cimentarsi in queste queste passioni sono sostanzialmente due: le Falesie di Duino e la Val Rosandra.

Nei paesini a ridosso del mare (Sistiana, Duino, Marina di Aurisina), invece, è possibile cimentarsi, con la vela, il windsurf, il kayak e, di recente, anche il SUP (stand up paddle). A Padriciano, invece, c’è un Golf Club a diciotto buche.

Il Carso possiede una dimensione geologica unica nel suo genere: il sottosuolo. I comuni carsici giuliani e quelli della vicina Slovenia si stanno adoperando, congiuntamente alla Regione Friuli Venezia Giulia, per far diventare il Carso un Geoparco. Più o meno un luogo di valorizzazione di caratteristiche geologiche uniche nel suo genere.

Nel Carso, del resto, vi sono centinaia di grotte, anfratti e cavità che rendono unica nel suo genere l’area giuliana. La maggior parte di esse sono naturali, ma non mancano anche quelle artificiali e collegate a scavi minerari, o a progetti nel campo idrico.

Nella Venezia Giulia, del resto, la speleologia è una passione ben marcata sul territorio che trova nelle scuole speleologiche locali il massimo esponente di quella cultura tipica dell’“avventurarsi sottoterra” alla ricerca di scoperte sensazionali.

La scuola speleologica giuliana, del resto, ha una sua storia ben radicata che, assieme a quella piemontese, è tra le piu’ storiche d’ Italia essendo stata fondata già nel lontano Ottocento.

Le maggiori grotte del Carso triestino, sono l’Abisso di Trebiciano (località Trebiciano), la Grotta Noè (comune di Duino Aurisina), la Grotta Skilan (località Basovizza), la Grotta delle Torri di Slivia, la Grotta Fioravante e, per finire, la Grotta di Padriciano.

Capitolo a parte, merita la Grotta Gigante in località Borgo Grotta. La grotta è visitabile e la sua peculiarità principale rimane la grandezza del suo antro.

La sala naturale di ben 114 metri, infatti, è la più grande al mondo ed i calcoli eseguiti hanno portato gli studiosi e le guide ad affermare che al suo interno potrebbe contenere, senza particolari criticità, l’intera cupola della basilica di San Pietro in Roma.

La dimensione sotterranea del Carso, oggi piu’ che mai, rappresenta una particolarità distintiva di questa terra di confine. Un’area che non finisce in territorio italiano. Tra le grotte più belle al mondo vi sono anche quelle della vicina Slovenia.

Tra queste, e quindi da non perdere, le grotte di San Canziano (Škocjanske jame), la Grotta di Postumia (Postojnska jama), la grotta di Vilenica, le Grotte di Kostanjevica e la Križna jama.




Pubblicato da Marco Cadelli
In data: 18-12-2022
Categoria: Turismo
Location: Friuli Venezia Giulia

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