Istituto Slovacco, Roma (RM)


Sebbene l'Istituto Storico Slovacco di Roma sia sorto solo nel 2014, la ricerca storica slovacca sul suolo romano non parte da zero. A causa della lunga assenza di un proprio Stato e dei decenni di regime comunista essa poteva però essere svolta solo da singoli entusiasti, senza il sostegno di una propria istituzione storica nazionale. Agli albori delle ricerche storiche nell'allora appena aperto Archivio Segreto Vaticano sta il famoso storico slovacco della Riforma Ján Kvačala, prima docente all'Università di Vienna e poi ordinario presso l'università di Jurjev, allora in Russia (oggi Tartu, in Estonia). Dopo la nascita della Ceco-Slovacchia fu istituito a Roma l'Istituto Storico Cecoslovacco, tra i cui borsisti furono due slovacchi: Alexander HúšÄava, il futuro nestore dell'archivistica slovacca, e Ľudovít Knappek, più tardi professore di storia e teoria del diritto. Ambedue personaggi di grande spessore, la cui promettente carriera fu però interrotta dall'avvento al potere del regime comunista, con il quale si estinse ogni speranza di libera ricerca storica al di là della cortina di ferro.

Nei decenni seguenti la ricerca negli archivi romani poteva essere condotta solo da scienziati slovacchi in esilio. Uno dei più assidui e più produttivi tra di loro fu il gesuita P. Michal Lacko SJ, allora professore della Pontificia Università Gregoriana, autore di numerose pubblicazioni storiche e membro dell'Istituto Slovacco di Roma, un'associazione di scienziati slovacchi all'estero fondata in Urbe nel 1961 appunto per promuovere le ricerche umanistiche slovacche. Dopo la caduta del regime comunista gli storici slovacchi fecero di tutto per costituire un proprio istituto storico slovacco a Roma. Nel 1991 fu formalmente inaugurato il primo Istituto Storico Slovacco di Roma che negli anni successivi inviò a Roma diversi storici e archivisti. La struttura giuridica poco chiara e la mancanza di risorse finanziarie fecero sì che nella metà degli anni Novanta l'istituto dovette praticamente interrompere le attività e successivamente fu addirittura abolito.


Punto di svolta nella storia degli istituti di ricerca storici a Roma è diventata la legge n° 116 del 2013 sulla fondazione dell'Istituto Storico Slovacco di Roma entrata in vigore nel 2014, che ha creato l'Istituto Storico Slovacco di Roma come ente statale indipendente. Il compito principale dell'istituto è consentire agli studiosi slovacchi di realizzare delle ricerche in materia di storia, storia dell'arte e archeologia presso gli archivi, le biblioteche e le gallerie a Roma e altrove in Italia, pubblicare i risultati della ricerca e promuovere un dialogo con la comunità scientifica internazionale. A tal fine l'istituto ha preso in gestione il periodico scientifico dell'ex Istituto slovacco di Roma, Slovak Studies e prevede di creare una propria serie editoriale di monografie e raccolte dei lavori di ricerca in seno all'istituto.



Istituto Slovacco
Indirizzo: Via dei Colli della Farnesina, 144, 00135
Roma (RM)
Telefono: 06 3671 5220
Sito: http://www.shur.sk/?fbclid=IwAR2zdnnH80FtKjWeV1aAyHukSMnMgPCmhjs5szEu9girnodVobLgEwa6Rfw

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