L'Italia, custode di una storia millenaria, si erge con fierezza come detentrice di una straordinaria ricchezza culturale, con ben 55 siti insigniti del prestigioso titolo UNESCO di Patrimonio Mondiale.
Per comprenderne appieno il significato, occorre attingere alle radici giuridiche che definiscono il concetto di "bene culturale". L'art. 2, comma 2, del D. Lgs. (Inserire riferimento al decreto legislativo) delinea chiaramente che tali beni sono immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico.
Convenzione dell'UNESCO
L'Italia eccelle come la nazione con il maggior numero di siti iscritti nella prestigiosa lista UNESCO, una distinzione confermata dal rispetto delle leggi e delle disposizioni europee in tema di tutela del patrimonio culturale.
Tali normative mirano a salvaguardare e promuovere il valore universale di questi luoghi straordinari, assicurando il loro mantenimento per le generazioni future.
Tra i siti riconosciuti, ben 12 sono inclusi nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale, in ottemperanza alla Convenzione dell'UNESCO (Conferenza Generale dell'UNESCO il 16 novembre 1972) e ratificata dall'Italia nel 1977.
Questo accordo internazionale, ratificato dall'Italia, sottolinea l'importanza di preservare le tradizioni, le usanze e le pratiche che costituiscono l'identità culturale di un paese.
Oltre ai singoli monumenti e alle opere d'arte, l'Italia protegge anche paesaggi culturali di straordinaria bellezza, conformemente alla Convenzione del 1972. La Val d'Orcia, i Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, i Sacri Monti, le Cinque Terre e il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Paestum e Velia rappresentano testimonianze tangibili e intangibili di un patrimonio unico al mondo.
Tutela del Patrimonio Culturale
Ma l'impegno dell'Italia nella tutela del patrimonio culturale va oltre le singole leggi nazionali.
L'accordo di FARO (Framing Cultural Heritage in the Regions of Europe), adottato nel 27 ottobre 2005, costituisce un pilastro fondamentale. Questo accordo europeo promuove una visione partecipativa del patrimonio culturale, sottolineando l'importanza di coinvolgere attivamente la comunità nella sua conservazione e valorizzazione.
L'Italia, abbracciando la prospettiva della Convenzione di FARO, si erge come esempio di come la collaborazione tra enti pubblici, privati e la società civile possa contribuire alla conservazione di un'eredità comune, in linea con la normativa europea vigente.
In un'epoca in cui la conservazione del patrimonio culturale è cruciale, l'Italia si pone come custode esemplare, impegnata nella preservazione di un'eredità che appartiene a tutta l'umanità.
Ogni pietra, ogni paesaggio, ogni tradizione è una pagina aperta sulla storia, un invito a esplorare le ricchezze culturali italiane e a immergersi in un patrimonio che continua a ispirare e affascinare il mondo.
Pubblicato da culturalword
In data: 06-02-2024
Categoria: Turismo
Location: Tutta Italia