Promuovere le attività  culturali con il passaparola

Promuovere le attività  culturali con il passaparola

Il passaparola è da sempre lo strumento di marketing più potente, per qualsiasi tipo di attività. Sia esso utilizzato in internet oppure offline. Se l’attività è di tipo culturale, o comunque legata al mondo dell’immateriale, il passaparola online diventa un mezzo ancora più potente per raggiungere i propri risultati.

Per alimentare il passaparola, tuttavia, è necessario un prodotto che incuriosisca, che piaccia. Un meccanismo generalmente spontaneo, ma che può essere “stimolato” attraverso diversi strumenti di web marketing.

Ad esempio se siamo un museo e la nostra sede è a Venezia, essere al primo posto nelle ricerche di Google per la parola chiave “museo a Venezia” potrebbe fare la differenza rispetto ai concorrenti.  

Per farlo c’è la necessità di un lavoro strutturato nel tempo, definito SEO, ovvero posizionamento sui motori di ricerca. Ma questo è solo uno dei tanti strumenti ad disposizione.

Si pensi ad esempio ai social media (Facebook, Twitter, Flickr…) oppure alla pubblicità (sui motori di ricerca, portali, annunci e banner…), alle pubbliche relazioni online (contatto con blogger, opinion leader…), all’email marketing, etc.

Tutti gli strumenti del web marketing, tuttavia, devono essere sostenuti da un sito web di qualità, dove i contenuti siano interessanti, la comunicazione accattivante e la navigabilità semplice.

Per questo si consiglia di usare anche piattaforme come beniculturalionline.it, molto tragetizzata per il settore Turismo e Cultura, dove i contenuti vengono inseriti dagli stessi Utenti, seguendo delle semplici regole, ed il sistema in automatico li ottimizza per la promozione on line. 

L’utente interessato, una volta scovata una bella mostra, potrebbe dirlo ad un amico (passaparola offline) e scriverlo sul proprio profilo Facebook (passaparola online). Scatenando in entrambi i casi delle reazioni a catena: altri amici interessati a questa mostra, condividerebbero con altri il sito del museo in questione… Online oppure offline, poco importa.

È un esempio molto semplificato, ma utile a capire la potenza della rete. Tutte queste attività di web marketing e comunicazione hanno sicuramente un costo, perché c’è spesso molto lavoro dietro. Ma il passaparola sarà spontaneo e questo non avrà alcun costo aggiuntivo. Inoltre, tutto quello che è online può essere misurato e analizzato. Un elemento non da poco per capire se stiamo lavorando bene o no.

Per contro c’è da dire che il passaparola è sì un meccanismo influenzabile, ma non controllabile. E che le notizie negative viaggiano in genere ad una velocità doppia rispetto a quelle positive. Tuttavia, se il prodotto che vogliamo spingere non ha particolari declinazioni negative, allora non abbiamo molto da temere. 

Il passaparola è uno strumento potente per chi vuole farsi conoscere: una regola tanto importante oggi quanto lo era cent’anni fa.

Sono cambiati solo gli strumenti con cui stimolarlo.

Scritto da Stefano Guerra




Pubblicato da CHO.earth
In data: 22-11-2018
Categoria: Altro
Album: beniculturalionline - Manuale d'Uso (FAQ)
Location: Tutta Italia

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