La cultura e i social network: quali opportunità?

La cultura e i social network: quali opportunità?

Questa è la definizione di “cultura” secondo Wikipedia:
“Il concetto moderno si può intendere come quel bagaglio di conoscenze e di pratiche acquisite ritenute fondamentali e che vengono trasmesse di generazione in generazione”.

Se il concetto più importante è soprattutto quello della “trasmissione”, viene naturale, di questi tempi, pensare ad internet e ai social network.

Trasmettere la cultura è davvero facile al giorno d’oggi: una pagina Facebook, un profilo su Flickr, Twitter, YouTube… i nomi sono molti e sempre di più. Usarli non è difficile, coordinarli in modo strategico a livello di comunicazione invece sì, soprattutto se non si hanno le competenze adatte. È per questo però che esistono molti operatori del settore, specializzati nella progettazione e nella definizione di strategie di web marketing e comunicazione.

Il tema è vasto ed ogni “operatore della cultura” (musei, artisti, musicisti, enti culturali, etc.) richiederebbe un approfondimento a parte. Magari sarà oggetto dei prossimi articoli, per il momento è utile limitarsi a quelle che possono essere le linee guida principali, analizzando i singoli social network, o almeno quelli più rilevanti per il mondo della cultura.

  • Facebook: non richiede certo presentazioni. Si stima il miliardo di iscritti entro la fine del 2012. Si possono creare pagine, gruppi, condividere foto, video, link, questionari. Una serie di potenti strumenti se utilizzati nel modo giusto. Coinvolgimento e viralità devono essere le parole d’ordine, dopo aver definito una strategia. Un bell’esempio è sicuramente il MoMA di New York.
  • Twitter: un sistema di microblogging sempre più diffuso anche in Italia. Attraverso questo strumento è possibile instaurare un dialogo diretto con i propri clienti. In questo social bisogna saper essere riassuntivi e dire tutto in meno di 140 caratteri, ma con un po’ di creatività e una buona strategia si possono raggiungere ottimi risultati. Una pagina ben curata è sicuramente quella del Brooklyn Museum.
  • Flickr: una piattaforma per condividere foto, uno strumento potente per chi lavora nel mercato della cultura. Con una strategia social ben precisa, questo social può portare facilmente a coinvolgimento e passaparola. Un bell’esempio è quello del MAXXI.
  • YouTube: Anche questo non ha bisogno di molte presentazioni. Considerate che video e foto sono i contenuti che gli utenti amano di più in rete. Sono anche i più semplici da condividere e i più potenti per comunicare. Le conclusioni sono scontate. Una bella pagina la vediamo ancora con il MoMA di New York.
  • Vimeo: Meno famoso, ma molto simile a YouTube. Comunque un altro bacino da sfruttare. Un esempio è il Victoria and Albert Museum.
  • Foursquare: un social network che si basa sul concetto di geolocalizzazione, ovvero far sapere agli amici che luoghi si visitano, lasciando recensioni e consigli. È possibile creare promozioni e sconti alla gestione del singolo luogo. Ecco un esempio: il Jewish Museum.
  • Pinterest: neo nato, ma già grande. Un social network basato sulla condivisione di link sotto forma di foto. Un altro modo per stimolare il passaparola e rappresentare bene ciò che spesso caratterizza il mondo della cultura, attraverso album e gallerie di foto organizzati come più si preferisce. Un bell’esempio è il canale del Metropolitan Museum of Art.
  • LinkedIn: social network per i professionisti, anche questo molto famoso. Molto utile per trovare persone che lavorano nello stesso ramo culturale e stringere nuove collaborazioni.
  • BeniCulturaliOnLine: è il social network più conosciuto nel settore della Cultura, molto simile a Facebook nella forma e nella sostanza. Offre qualcosa di diverso, ma l’utilizzo strategico che se ne può fare è a grandi linee lo stesso. Un esempio ben fatto è la pagina del Arte e Architettura del Ventennio.

Questi sono solo i più famosi social network, ma forse anche i più utili per il mondo della cultura. Esistono, poi, piattaforme sociali più specifiche, come ad esempio aNobii per quanto riguarda i libri e la lettura, ma se volessimo elencarli tutti sarebbero davvero tanti.


Ogni strategia è basata sugli obiettivi e ovviamente sul mercato di riferimento. Fattori fondamentali per crescere e diffondere il proprio marchio culturale.

Scritto da Stefano Guerra




Pubblicato da CHO.earth
In data: 22-11-2018
Categoria: Arte
Album: beniculturalionline - Manuale d'Uso (FAQ)
Location: Tutta Italia

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