Ruvo di Puglia, Ruvo di Puglia (BA)


« Ruvo morì per rivivere, come la Fenice d'Eliopoli, dal cener di sé »

(Salvatore Fenicia, Monografia di Ruvo di Magna Grecia

Ruvo di Pugliaè un comune italiano della città metropolitana di Bari in Puglia. Fa parte del Parco nazionale dell'Alta Murgia, del quale ospita un ufficio operativo, ed era inclusa nella Comunità montana della Murgia Barese Nord-Ovest.

Vi ha anche sede il Museo archeologico nazionale Jatta che ha accresciuto la fama della città grazie alle migliaia di reperti archeologici di età ellenistica ivi conservati, tanto da assurgere a simbolo comunitario il vaso di Talos, pezzo pregiato della collezione.

È inoltre il terzo comune per estensione della città metropolitana ed è una città dell'olio oltre che città d'arte.

La storia di Ruvo di Puglia inizia con la fondazione dei primi villaggi nel 2000 a.C. e giunge fino ai nostri giorni. La storia di questo paese della terra di Bari si perde nella notte dei tempi: delle sue origini e della sua storia si è conosciuto poco o nulla fino al XIX secolo quando dal suolo dell'agro ruvese sono emersi i prestigiosi vasi e le numerose monete dell'epoca antica che hanno riconsegnato al popolo rubastino uno spazio, un tempo e un luogo nella storia.

Ruvo ha subito le dominazioni di tutti i grandi popoli che la storia ha conosciuto a partire dai greci, per passare dai normanni e per finire con il dominio borbonico.

Dopo il dominio dei Carafa, i moti liberali toccarono anche Ruvo ma fallirono miseramente come nel resto del mezzogiorno.

Tuttavia nei primi anni dell'Ottocento si distinse particolarmente Giovanni Jatta, il quale eletto dai ruvestini come avvocato della città, vinse la causa contro i Carafa ottenendo dei lauti risarcimenti e fu tra i protagonisti di quegli scavi archeologici che riportarono alla luce i numerosi reperti di epoca peuceta, greca e romana conservati nel museo Jatta.

Nel periodo antecedente all'unità d'Italia Ruvo fu sede di una vendita carbonara chiamata "Perfetta Fedeltà" della quale fece parte il patriota e avvocato Francesco Rubini il quale si occupò di organizzare i moti risorgimentali anche a Ruvo. Nel periodo post-unitario Ruvo, seppur lentamente, conobbe i segni del progresso anche per merito del deputato e agronomo ruvestino Antonio Jatta, il quale evidenziò al governo i numerosi problemi della Puglia e della provincia di Bari.

Tappe fondamentali del progresso furono segnate nel 1905 dall'arrivo dell'illuminazione elettrica e nel 1914 con la diffusione dell'acqua pubblica.

Durante la prima guerra mondiale ben 367 ruvestini caddero sui fronti di battaglia mentre nel ventennio fascista furono realizzate altre opere di pubblico vantaggio quali la bonifica del pantano e la creazione della fognatura nel 1938 di cui ancora oggi si possono distinguere dei chiusini fascisti presentanti lo stemma fascista affiancato allo stemma del comune di Ruvo di Puglia.

Nel secondo dopoguerra Ruvo si distinse in ambito culturale, soprattutto grazie alle opere di Domenico Cantatore, ma anche in ambito economico con i fiorenti vitigni e oliveti.

 



Ruvo di Puglia
Indirizzo: Piazza Giacomo Matteotti, 31, 70037
Ruvo di Puglia (BA)
Telefono: 080 9507111
Sito: http://www.comune.ruvodipuglia.ba.it/

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Video: Ruvo di Puglia