Alcântara, Alcântara (Brasile)


Alcântara è un municipio dello Stato del Maranhão, fa parte della Região Metropolitana de São Luis e la sua popolazione conta circa 22 mila abitanti, distribuiti su una superficie di 1457,96 km².

Alcântara (Brasile)

Alcântara, definita la Pompei del colonialismo, è famosa per i suoi edifici storici nonché per il "sali e scendi" dei suoi vicoli tanto ciotolosi quanto assai pittoreschi. La città, che fu dichiarata (nel 1948) una “Citta-Monumento” del Brasile, sorge sulla sponda opposta della baia che abbraccia l’isola di São Luís e la si raggiunge, quando la marea lo consente, con un catamarano che effettua la traversata indicativamente in un’ora e mezza.

Tra le tante città brasiliane, Alcântara rimane una delle poche, che consente ancora una vera e profonda immersione nella storia del Brasile.

È una città antica, lontana dal turismo di massa, che vanta un suo fascino e tanta storia da raccontare. Nel XX secolo, infatti, la città subì un brusco calo della produzione della canna da zucchero, che per anni ne costituì la sua fortuna nonché il vanto in tutto il mondo.

A fronte di questa situazione che impattò profondamente l’economia locale, la città osservò un progressivo ma inesorabile declino che ne ha determinò l’abbandono repentino da una parte proponderante dei suoi abitanti che furono costretti a cercare miglior fortuna altrove.

L'abbandono della città, fu anche la conseguenza delle rovine dei palazzi, delle chiese e delle case coloniali che oggi, involontariamente, costituiscono un’incredibile “fermo immagine” del passato ovviamente non condizionato dagli influssi dettati dalla modernità e globalizzazione altrove dilagante. La città ha una sua storia incredibile quanto complicata.

Fu fondata nel 1600 dai Portoghesi e da allora ha attraversato mille vicissitudini e una sua storia millenaria di colonie, battaglie, espansione economica ma anche cruenti episodi di sfruttamento e sopraffazione nei confronti degli schiavi provenienti dalla lontana Africa. Alcântara ha avuto due periodi storici preponderanti. E quindi da scoprire assieme! Il primo risale all’epoca coloniale (nel ‘600 – ‘700).

Allora il Brasile era una colonia portoghese e l’aristocrazia maranhense la scelse come sede residenziale privilegiata. Ed è proprio a questo momento storico, che risalgono la maggior parte degli edifici e monumenti cittadini. Come già detto, molti di questi versano in uno stato di abbandono abbastanza diffuso e, all’occhio del visitatore, potrebbero sembrare solo dei semplici ruderi. Il "cuore storico" di Alcântara è costituito dal Pelouriñho nonché dalla Chiesa di Nossa Senhora do Carmo che rappresentano le due culture preponderanti nell’isola.

Ossia quella nera degli schiavi e quella colonialista. Il Pelouriñho, è tuttora visibile, e si erge nella piazza principale cittadina che è facilmente raggiungibile dal porto ed è facilmente riconoscibile per quella sua peculiarità di essere ancora completamente erbosa nonché per costiutire la sede privilegiata delle rovine della chiesa Matriz de São Matias.

E’ proprio qui, al centro della piazza, che il visitatore puo’ scorgere il Pelourinho, ossia una colonna di granito di oltre tre metri metri alla quale venivano legati gli schiavi per essere puniti in pubblico, con la colpa di avere infranto qualche regola, prima di essere uccisi. Attualmente, la colonna è affiancata da una bandiera verde con il simbolo della pace.

Clicca per vedere un bel video realizzato, una decina di anni fa, da TV Brasile.

L’Igreja e Convento do Carmo, invece, furono fondati dai Carmeliti, tra il 1646 e il 1665, e costituiscono un bellissimo esempio di architettura barocca brasiliana. Il convento fu abbandonato a partire dal 1890, quando l’Ordine Carmelitano maranhense venne privato di tutti i suoi beni e l’edificio venne trasformato in una fortezza al servizio del Portogallo.

Clicca per vedere la "città monumento" dall’alto!

Alcântara ebbe un secondo periodo storico rilevante. Ebbe, infatti, una "seconda giovinezza" nel periodo del Brasile Imperiale (1822-1889). In quest' epoca, la citta’ divenne un polo d’attrazione economico davvero rilevante.

Prova ne sia che, proprio qui, furono costruiti i primi engenhos de cana-de-açúcar (zuccherifici), rinaque una nuova aristocrazia economica e politica, e l'intera città ed ebbe un suo slancio che la portò ad una vivace costruzione di palazzi e monumenti di pregevole fattura, risalenti per l’appunto al XVIII secolo, e tutt’ora visibili camminando di "vicolo in vicolo". Arrivando al Porto do Jacaré, imboccando in salita la Rua do Jacaré, si ha ampia traccia di questo periodo storico.

Quello per intenderci in cui Alcantara era capitale di questo lembo del nord est del Brasile, riuscendo a coniugare un incredibile intreccio tra gli azulejos portoghesi e la cultura africana. La Rua do Jacarè e un perfetto mix tra passato e presente. La salita è pavimentata con pietre scure (cabeça-de-negro) e chiare, tipiche della regione. Lungo la salita, da ambo i lati si scorgono le coloratissime case coloniali che sono tutt’ora abitate dai locali.

A poche centinaia di metri dal porto, invece, si scorge il Palácio do Barão de Mearim. Questo era un edificio, del XVII secolo, destinato ad accogliere l’imperatore Dom Pedro II. Ma ebbe una sua peculiarità rilevante. Non venne mai ultimato e attualmente restano visibili solo le mura di cinta, alcune colonne e archi in pietra. Non distante da qui, il visitatore può percorrere anche la Rua da Amargura o l’antica Rua Bela Vista.

Entrambe furono abitate dai borghesi locali e si rivelano, all’occhio del turista, assai caratteristiche, e quindi da scoprire a tutte le ore del giorno (compresa la notte!), per quell’incredibile connubio tra rovine, scene di vissuto profondamente attuale, e quello sfondo "così speciale" che ne fanno da contorno con il piccolo porto e l’oceano alle spalle, che con un gioco di luci, rende tutto ancor più magico. In altre parole, in questa parte della città, il visitatore scopre una "piacevole cartolina", dai toni sfumati, alquanto retrò ma da conservare nell' "album dei ricordi" di questa città così diversa da tante altre per quel perfetto connubio tra passato e presente che rievocano i fasti di epoche oramai passate.

Clicca per scoprire questa città in un’occasione assia particolare.Ossia in concomittanza della "Festa do Divino"!

 

Ilha do Livamento

A meno di venti minuti di navigazione da Alcântara, è possibile raggiungere, con piccole imbarcazioni dei pescatori locali, quest’isola che la si può scorgere anche dalla collina che la sovrasta.

L’isola non ha suo porticciolo. Si sbarca in prossimità della spiaggia principale scendendo con i piedi nell'acqua e percorrendovi quei pochi metri che portano a riva.

L'isola, la si può visitare, in meno di un’ ora, camminando lungo la battigia ammirando le sue spiagge abbastanza estese, le falesie rossastre dalle forme variegate e scrutando l'Oceano, talvolta assai agitato a queste latitudini, che fa capolino sullo sfondo.

Clicca per vedere un breve video di quest'isola.

All’interno dell’isola, vi è un'unica abitante indigena. Si chiama Dona Mocinha e da sempre vive qui immersa nella natura e in completa solitudine.

Clicca per leggere un redazionale sulla storia di questa signora assai speciale.



Alcântara
Indirizzo: Maranhão 65250-000 Brasile
Alcântara (Brasile)
Telefono: +39 06 68398253
Sito: http://www.visitbrasil.com/

Location inserita da Marco Cadelli nella categoria Città in Maranhão
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Location: Alcântara

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