Parco Nazionale di Brioni - Virtual Tour 360°, Pula (Croazia)


L'arcipelago delle Brioni: storia secolare, bellezze naturali e un'ampia varietà faunistica

L’arcipelago delle isole Brioni, con il suo esteso Parco Nazionale, resta un luogo davvero magico in cui vi è un connubio perfetto tra bellezze naturali, un’ampia varietà faunistica e una storia secolare.

Le Isole Brioni distano poche miglia da Fazana (in italiano Fasana) e danno vita ad un arcipelago di quattordici isole ed isolotti.

L'isola più grande è Veliki Brijun (Brioni Maggiore). La seconda isola, per grandezza, è Mali Brijun (Brioni Minore). Le altre isole, cosidette,"minori" sono Kabula, Kadulja, Kotez, Galija, Gaz, Grunj, Madona o Pusti, Vrsar, Sv.Jerolim, Sv.Marko, Obljak, Vanga, Supin e Supinic.

Questo Arcipelago e' davvero stupendo per quelle spiagge basse, rocciose e facilmente accessibili. Guarda questo video, realizzato da Explore Croatia, e basterà poco per rendersene conto.

Ma le isole Brioni hanno anche una loro Storia non tanto recente. Iniziarono, infatti, ad essere celebri già durante il periodo Austro Ungarico quando erano una destinazione di fama internazionale molto ambita dalla classe aristocrartica europea (e non solo!).

Poi ci fu la Seconda Guerra Mondiale e, di colpo, questa celebrità cadde in declino per tornare nuovamente in auge, dopo il 1947, anno in cui vi arrivò per la prima volta il maresciallo Josip Broz Tito che se ne innamoro’ a tal punto da fissare qui la sua residenza estiva.

Clicca, in seguito, per vedere alcuni video storici realizzati dall’ "Istituto Luce Cinecittà" che raccontano la "Storia" di quest' Arcipelago e rappresentano un "quadro assai fedele" della vita sull'Isola.

Attualmente, il Parco Naturale delle Isole Brioni resta una delle mete più visitate dell'Istria croata e dell'intera Croazia.

La sua visita inizia al porto di Brioni Maggiore. Con un trenino turistico, infatti, è possibile scoprire le bellezze naturali dell’arciplago passando attraverso il parco safari, il castro bizantino, le villa residenziali romane nel golfo di Valcatena ed altre bellezze naturali e storiche assolutamente da non perdere.

Accanto al porto ed agli alberghi «Istra», «Neptun» e «Karmen» si trova uno dei tanti resti monumentali delle isole Brioni. Ossia, la chiesetta di San Germano (risalente al 1481).

 Per molti anni, questa chiesetta ospitò degli affreschi gotici che furono distrutti in un incendio accaduto alla fine del diciannovesimo secolo.

Successivamente, la chiesetta fu restaurata (nel 1911) e il suo pavimento fu abbellito con un mosaico appartenente alla villa romana di Val Catena.

Dal 1958, questa chiesa ospita numerose riproduzioni di affreschi e scritte glagolitiche, realizzate su roccia bianca, che sono risalenti al periodo medievale e sono originarie d' Istria e Quarnero.

Il clima tipicamente mediterraneo ha consentito lo sviluppo, in tutto l'arcipelago, di una flora rigogliosa, nella quale sono stati intordotte anche molte piante riconducibili ad una natura esotica. Tra queste specie ci furono vari tipi di pini, cedri del Libano, palme, yucca e cactus che fu posizionato prevalentemente intorno alle ville e agli alberghi.

I boschi di lecci, invece, restano molto diffusi in aree molto ampie sia di Brioni Maggiore che Minore. L'albero più vecchio di tutto l’arcipelago, invece, rimane un vecchio ulivo. Nonostante i suoi milleseicento anni, questa pianta produce ancora frutti che vengono impiegati nella produzione di olio.

A Brioni, tra gli habitat particolari si annoverano anche delle saline. Si trovano a Valdura in una insenatura di Brioni Maggiore (in prossimità di punta Gromaca). 

La riserva ornitologica è stata costruita proprio sui resti delle saline medievali. Del resto, la produzione di sale venne interrotta nel 1960 con la bonifica dell'area.

Questo parco naturale ospita ben settecento specie di vegetali e duecento specie di uccelli. Anche gli animali selvatici sono molto numerosi e assolutamente privi di remore. Vivono, infatti, allo stato brado da tantissimi anni pur essendo abituati ai tanti turisti che specie d'estate visitano l' isola. Anzi, capita spesso e volentieri di intravederli mentre passeggiano liberamente, e in tutta tranquillita, per boschi autoctoni ed esotici, parchi e prati.

La fauna delle isole è composta da specie autoctone tra cui la lepre è quella diffusa. Ma non mancano anche altri animali. Tra questi: il daino, il muflone e il cervo pomellato.

Clicca per guardare un video sulle “WILD BRIJUNI” realizzato da "Explore Croatia". 

Tra gli uccelli, invece, prosperano i gabbiani e le rondini di mare. Per gli amanti di questo genere, però, la zona più interessante, e quindi da non perdere rimane quella di Valdaura.

Qui sono visibili tre laghi paludosi recintati che costituiscono una riserva ornitologica davvero eccezionale, in cui vi sostano anche alcune specie in via di estinzione. Tra le quali, gli esperti segnalano aironi bianchi e le cicogne nere.
 

Dei tre laghi paludosi, quello più grande ha una sua storia assai particolare e, quindi, tutta da raccontare. Al suo interno, infatti, è ancora visibile una piccola isola che ospitava una capanna di paglia che, con il passare del tempo,  era diventata il luogo di risposo prediletto del maresciallo Josip Broz Tito.

Nella parte nord di Brioni Maggiore, invece, fu creato (nel 1978) il parco-safari con elefanti indiani ricevuti in dono dall'India, zebre, lama, pecore della Somalia (donate dall'Etiopia), antilopi, antilopi di palude (dette “kobo” e donate dello Zambia), mucche sacre indiane, asini istriani e dalmati.

All'interno del parco safari si trova anche l'etno-park che illustra l'economia agricola autoctona con gli animali che le sono più comuni: il bue istriano, la pecora, gli asini e le capre.

Clicca per scoprire una piacevole anticipazione del Safari di Brioni, anche in questo caso, realizzato da Explore Croatia

Lo specchio di mare antistante alle Brioni, invece, ospita moltissimi organismi marini tipici dell'Alto Adriatico tra cui la Pinna Nobilis, i datteri, saltuariamente le tartarughe di mare e i delfini.  Si tratta, ovviamente, di specie protette in un area rigorosamente sottoposta a tutela. Qui abbondano anche i molluschi, le spugne e numerosissimi pesci.

In quest’arcipelago, gli amanti della subacquea, se accompagnati da guide specializzate, possono praticare delle immersioni su un'area circoscritta di circa 40 kmq.

L'arcipelago delle Brioni, del resto, costituisce un habitat ideale per molte specie animali e vegetali che in altre zone, a causa dell'inquinamento prodotto dall'attività turistica e dalla pesca, sono completamente scomparse o scompariranno nel giro di pochi decenni.

 Clicca per guardare una MEDIA GALLERY davvero molto esaustiva di questo bellissimo arcipelago croato.

 

Brioni e Archeologia

Nella storia delle Brioni furono presenti anche i dinosauri e, attualmente, sono custoditi numerosi resti di costruzioni preistoriche, ville rustiche e romane e fortezze bizantine che meritano un' itinerario a parte.

Questo piacevole itinerario e' visitabile assieme a delle guide professionali che accompagnano i turisti a scoprire le più importanti località archeologiche brionesi.

Nel corso delle escursioni, viene raccontata la storia delle isole attraverso le varie epoche storico-culturali: dalla preistoria al periodo antico, attraverso la tarda epoca antica e gli anni bizantini, fino al periodo veneziano.

A seguire scopriremo assieme alcune tappe di questo piacevole itinerario archeolgico di Brioni 

Il Parco cretaceo di Brioni (punta Pogledalo, Ploce, Kamik/Plješivac e Trstika/Debela Glava) dove sono state rinvenute più di duecento impronte di dinosauro.

In particolare, a Punta Pogledalo, state trovate le impronte di carnivori bipedi (probabilmente teropodi). A Poloce-Punta Lastra, invece, si trovano impronte di piccoli carnivori bipedi. Nella penisola di Zelenikovac, invece, accanto alle impronte di dinosauri sono stati ritrovati gusci fossilizzati di chiocciola nerita (fenomeni sedimentari marini appartenenti al basso cretaceo).

Il Castelliere, invece, rappresenta  i resti di un abitato fortificato risalente all’ epoca del bronzo. A nord di Val Catena, infatti, si possono vedere le mura di cinta, alcune entrate e la necropoli.  Sepolcri con bare in lastra di pietra, invece, furono rinvenuti nelle vicinanze dell'abitato sui colli circostanti al Castelliere

La Villa Romana a Val Catena, e’ una dimora romana risalente al primo secolo a.C. Sulle rive sud della vallata era ubicato il palazzo residenziale estivo con due peristili e decorazioni di mosaici, affreschi e stucchi, in fondo all'insenatura tre templi dedicati a Nettuno, alla triade capitolina e a Venere, mentre sul lato nord si trovavano la palestra le terme e gli edifici economici tutti collegati da passeggiate aperte e chiuse. 

Il Castrum è un altra trappa obbligata delle Brioni archeologiche. Esso rappresenta il più vasto abitato dell'isola e presenta alcuni resti della Roma repubblicana e imperiale, di Bisanzio, dell'epoca carolingia e di Venezia;

La Chiesa della Madonna, infine, e' un  luogo di culto religioso (risalente al quinto/sesto secolo d.c) con una pianta rettangolare e una struttura a tre navate. Nell'atrio della sua basilica si conserva un lapidario, mentre nello spazio antistante si trovava un cimitero di origine paleocristiana.

La chiesa subì un restauro nel IX secolo e accanto alla basilica fu edificato un monastero benedettino. Dal dodicesimo secolo la chiesa appartenne ai templari, ma dopo lo scioglimento dell'ordine (1312), il convento perse la sua importanza e accanto alla chiesa principale venne edificata una costruzione più contenuta ad una navata che fu dedicata a San Pietro. 

 

Organizza la visita: 

- Contatta l' Ufficio Turistico:

Brionska 10, 52212 Fasana

tel.: +385 (0) 52 525 888

fax: +385 (0) 52 521 367

e-mail : [email protected] ;

sito web: http://www.np-brijuni.hr/it/

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Parco Nazionale di Brioni - Virtual Tour 360°
Indirizzo: Brijuni, 52100
Pula (Croazia)
Telefono: +385 (0) 52 525 888
Sito: http://www.np-brijuni.hr/it/

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