Mascali - Virtual Tour 360°, Catania (CT)


L'attuale centro urbano di Mascali, sorto negli anni trenta del '900, alcuni anni dopo la distruzione del precedente abitato, a seguito dell'eruzione lavica del 1928, è a circa 30 km a nord da Catania.

Data cruciale per la storia di Mascali è quella del 6 novembre del 1928, ricorrenza di San Leonardo, ancora oggi protettore della città, quando la lava dell'Etna, fuoriuscita da una bocca apertasi ad appena 1150 m di quota, incanalandosi nel torrente Pietrafucile che attraversava l'abitato, seppellì Mascali per intero lasciandone integra solo una piccola porzione periferica, l'odierna frazione di Sant'Antonino.

La città nuova 

Il governo fascista, su mandato del Ministro dei Lavori Pubblici Giovanni Giuriati e dello stesso Mussolini, diede inizio ai lavori di ricostruzione immediatamente dopo la catastrofica calamità naturale.

Fu deciso di spostare la nuova città più a valle, a ridosso della strada statale che collega Messina a Catania, a metà strada tra i Comuni di Giarre e Fiumefreddo di Sicilia. Il sistema urbanistico adottato individuò gli assi viari disposti in modo razionale, secondo uno schema ippodameo, ereditato dalla cultura dell'antica Roma, un vero e proprio "marchio di fabbrica" di tutte le città costruite durante il fascismo.

Le prime opere finanziate furono l'acquedotto, il cimitero, la casa comunale, le scuole, la chiesa. Congiuntamente fu predisposta la costruzione di un primo nucleo di abitazioni denominate "ricoveri stabili" (ancora oggi abitati come normali abitazioni civili) da destinare alle famiglie bisognose. Inoltre, per favorire la ripopolazione della città si provvide alla concessione di un lotto di terreno e di un contributo statale (dal 40 al 60%) per la ricostruzione delle case dei cittadini più abbienti. Solo per la costruzione delle opere pubbliche lo Stato impegnò la ragguardevole somma di 12 milioni di lire.

Lo Stato fu sempre vigile sui criteri di costruzione dei privati, dando ad essi dei precisi obblighi da seguire, specialmente dopo l'emanazione delle nuove norme di sicurezza ed antisismiche volute dal legislatore. Il grosso dei lavori fu ultimato entro il 1937.

Architettonicamente, Mascali esprime tutto lo sviluppo e l'inquietudine artistica di quegli anni, divisa a metà tra edifici ispirati alle linee taglienti del futurismo e del razionalismo ed edifici di stampo conservatore volgenti ancora ad uno stile ottocentesco. Gli edifici pubblici sono espressione della cosiddetta "architettura di Stato", ovvero un razionalismo che fa da compromesso tra conservatorismo e modernità.

Per l'urbanizzazione e la progettazione architettonica della città di Mascali, il regime si avvalse della consulenza di illustri architetti, tra i quali spicca Camillo Autore (allievo di Ernesto Basile), famoso per la risistemazione del lungomare di Reggio Calabria e la progettazione del monumento dedicato a Vittorio Emanuele III che troneggia sul sopracitato lungomare.

La leggenda narra che la Piazza Duomo fu ultimata in fretta e furia in una sola notte, alla notizia che il Duce, il giorno dopo in visita ad Acireale, avesse espresso la volontà di visitare la nuova città. Il giorno dopo effettivamente il Duce passò da Mascali, ma solo per un rapida sosta alla stazione con saluto dalla scalinata della stessa.



Mascali - Virtual Tour 360°
Indirizzo: Piazza Duomo - 95016
Catania (CT)
Telefono: 0957709198
Sito: https://www.comune.mascali.ct.it

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