Il Ghetto era il quartiere di Venezia dove gli ebrei erano obbligati a risiedere durante il periodo della Repubblica di Venezia. Si trova nel sestiere di Cannaregio ed è tutt'oggi il fulcro della comunità ebraica di Venezia, sede di sinagoghe e di altre istituzioni religiose.
In epoca medievale, il Ghetto era la zona della città dove si concentravano le pubbliche fonderie e solo a partire dal 1516 fu destinato a residenza coatta degli ebrei. Da qui è derivato poi il nome comune ghetto per indicare un quartiere ebraico e, in senso ancora più ampio, un rione in cui si concentrano le minoranze socialmente escluse di una comunità.
Da sempre grande centro di scambi fra Oriente e Occidente, Venezia è conosciuta come un luogo dove più etnie riescono a convivere senza conflitti. Infatti, fin dall’inizio del XI secolo, la comunità ebraica si insediò in città, obbligando la Repubblica ad organizzare la coesistenza di religioni diverse all’interno della stessa isola.
Nel 1516, la Serenissima stabilì che gli ebrei avrebbero dovuto abitare in una sola zona di Venezia: venne così destinata un’area, dove precedentemente erano situate le fonderie pubbliche e venivano fabbricate le bombarde. Tanto è vero che il nome ghetto deriva dalla parola veneziana “géto” che significa fondere quest’area veniva chiusa durante la notte e i cristiani veneziani effettuavano delle ronde per controllare eventuali assalti notturni.
Il ghetto ebraico, il più antico del mondo, è rimasto intatto ed è ancora caratterizzato da portici scuri, pitture scrostate, panni stesi ad asciugare e finestre poste così vicine l'una all'altra da farti venire il mal di schiena solo a pensare al soffitto basso.
I primi insediamenti Fino al XIV secolo, gli ebrei erano autorizzati a venire a Venezia per attività di prestito di denaro, ma non avevano permesso di soggiorno permanente. I primi ebrei furono autorizzati a stabilirsi a Venezia solo nel 1385, quando la città fu coinvolta in una guerra contro la vicina Chioggia e necessitava di prestiti dagli prestatori di denaro ebrei. 1516 Ma il razzismo persistette e nel 1516 il consiglio di governo di Venezia confinò tutti gli ebrei in smallen getti, o fonderie. I cancelli venivano chiusi di notte e venivano poste restrizioni alle attività economiche ebraiche. Gli ebrei erano autorizzati solo a gestire banchi dei pegni e prestare denaro, commerciare in tessuti e praticare la medicina.
Avevano il permesso di entrare nella zona non lontana dall'odierna stazione ferroviaria, dove durante il giorno si doveva lasciare il Ghetto, ma erano contrassegnati come ebrei: gli uomini indossavano un cerchio giallo cucito sulla spalla sinistra del mantello o della giacca, mentre le donne indossavano un giallo sciarpa. In seguito, il cerchio degli uomini divenne un berretto giallo e in seguito ancora rosso.
1528 I primi ebrei a stabilirsi nel ghetto furono gli ashkenaziti dell'Europa centrale. Hanno costruito due sinagoghe. la Scola Grande Tedesca nel 1528-29 e il Cantone della Scola nel 1531-32. Sono agli ultimi piani degli edifici adiacenti, sopra il museo ebraico e dall'esterno, non sono facilmente distinguibili dagli appartamenti che li circondano.
1541 Successivamente vennero gli ebrei levantini, che praticavano il rito sefaradico.
La presenza ebraica a Venezia è attestata già prima dell’anno mille, anche se bisognerà aspettare il tardo Trecento per poter apprezzare un insediamento consistente e stabile.
A poco a poco, nonostante l’alternarsi di permessi e divieti di soggiorno in città, gli ebrei divennero a Venezia un nucleo considerevole e avvertendo la necessità di organizzarne la presenza, il governo della Repubblica, con decreto del 29 marzo 1516, stabilì obblighi e restrizioni per tutta la popolazione ebraica. Si decise così, che tutti, dovessero vivere in una sola zona della città, senza poter uscirne né di notte né durante le festività cristiane.
Ghetto EbraicoIndirizzo: Calle Ghetto Vecchio, 1139, 30121
Venezia (VE)Telefono:
Sito:
https://www.jewishvenice.org/Location inserita da
giulia nella categoria
Luogo di interesse turistico in
Veneto
Questa location è tua? Richiedi ora la sua gestione:
clicca quiEnglish version