Stazione Porta Nuova, Sala Gonin, Torino (TO)


La Sala Gonin è una sala che si trova al piano terra della stazione di Torino Porta Nuova, riservata come sala d'attesa del re, decorata da Francesco Gonin.

Nel 1861, mentre grazie al fondamentale contributo del Piemonte si compiva l’Unità d’Italia, si inauguravano i lavori per la costruzione della Stazione di Porta Nuova a Torino. Il progetto, ad opera dell’ingegnere Alessandro Mazzucchetti, combinava il rigore funzionale dell’epoca industriale con la monumentalità tipica degli storici edifici sabaudi.  

Torino, ormai capitale del Regno d’Italia, si preparava così a diventare centro economico e politico dell’intera Penisola.

In occasione dell’Esposizione Universale del 1911 furono eseguiti importanti lavori di ampliamento per rendere la stazione specchio della “grandeur” torinese di quegli anni, idonea a ricevere visitatori in arrivo da tutto il mondo.

Nascosta al pubblico, custodita come un gioiello in uno scrigno segreto, all’interno della stazione di Torino Porta Nuova si trova una stanza sconosciuta ai più, nella quale è possibile accedere solo in occasione di eventi speciali. Si chiama Sala Gonin, ed era la sala d’attesa di passeggeri di primissima classe, come la famiglia reale. Un ambiente riccamente decorato, splendido esempio di architettura ottocentesca, che rimane chiuso sotto chiave per la maggior parte dell’anno, tanto che moltissimi torinesi non sanno nemmeno che esiste.


Sala Gonin si trova sul versante di Via Nizza, ed è visitabile solo in occasione delle Giornate FAI (l’ultima è stata il 20 marzo). Progettata su richiesta di Casa Savoia nel 1861, è frutto dell’ingegno di Alessandro Mazzuchetti – una sorta di ‘archistar’ dell’epoca, già autore di diverse grandi stazioni dell’Italia settentrionale. Qui la famiglia reale poteva attendere il loro convoglio lontano da sguardi indiscreti, ma naturalmente la loro sala d’attesa non poteva che essere fastosa ed accogliente.

Ecco che furono richiesti i servigi del pittore torinese Francesco Gonin per abbellirla nel 1964. Egli realizzò tre grandi dipinti raffiguranti scene mitologiche, che ancora oggi adornano la parete centrale e due laterali. Si tratta di allegorie della Terra, dell’Acqua e del Fuoco.

I tre affreschi sono incorniciati da fregi intagliati con festoni di putti e composizioni di frutta, realizzati dall’artista Pasquale Orsi. Lo stesso che progettò i mobili intarsiati che arredano la sala. Gli eleganti stucchi sono invece opera di Pietro Isella. Mentre sul soffitto capeggia un lampadario in vetro di murano. 

Fu Gonin stesso a restaurare gli affreschi 20 anni dopo, con un intervento che rinforzò il colore. Ne seguirono altri, anche quando la sala cadde in disuso. Lo spazio è tutt’oggi splendido, ma sembrano non esserci intenzioni di aprirlo al pubblico, salvo durante eventi eccezionali. Sala Gonin è un gioiello segreto che tale deve rimanere. 



Stazione Porta Nuova, Sala Gonin
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, 58, 10121
Torino (TO)
Telefono:
Sito: https://www.torinoportanuova.it/it/

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