«L'ampia distesa non era che una grande palude. Erano acque immote, silenti, solcate solo dal volo degli uccelli. Canne ed erbe nascevano a gruppi, qua e là. Il tramonto ed il sorgere del sole si confondevano in una netta linea all'orizzonte. Era questa la gran Valle Padusa.»
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(Mario Tabanelli, Questa è la Massa) |
Nell'anno Mille il territorio dove sorse Massa Lombarda era coperto prevalentemente da boschi. Pochi chilometri a nord cominciavano le paludi della Valle Padusa. La zona non era abitata: infatti nei documenti altomedievali figurava come massa, era cioè un insieme di fondi con una chiesa parrocchiale. Dal momento che la chiesa era dedicata a San Paolo, la massa prendeva il nome di massa Sancti Pauli.
Dal 767 apparteneva al monastero di rito bizantino di Santa Maria in Cosmedin di Ravenna. Per quasi due secoli, dal 584 al 751, Ravenna era stata la capitale dei territori bizantini in Italia. Il monastero era stato fondato da una comunità greca di probabile osservanza basiliana.
I monaci basiliani realizzarono un reticolo fondiario (sul modello centuriale) composto da 15 appezzamenti con dimensione di 320 x 440 metri circa. In uno dei fondi meridionali sorgeva la chiesa parrocchiale.
Nel XII secolo i limes (confini) della massa S. Pauli erano: a Sud il limes di Guercinoro (che corrisponde al confine attuale con Mordano); ad Ovest il limes Mundus, oltre il quale vi era la “possessione del Bolognano”; a Nord la linea di prosecuzione ideale della via San Vitale sull'asse di S. Agata sul Santerno, oltre la quale vi era la Silva Bagnarola; ad Est il limes di S. Anastasio, oltre la quale vi erano i fondi Melétolo, Roncadello e il fiume Santerno.
Massa LombardaIndirizzo: Piazza Giacomo Matteotti, 16, 48024
(RA)Telefono: 0545 985811
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