La prima data di costruzione di quello che doveva essere il castello primitivo non è nota. Ciò che sappiamo è che a dar vita al borgo di Morsasco, nei primi anni del XIII secolo, sono gli abitanti di Placiano, un insediamento celto ligure, su una collinetta prospiciente l’attuale borgo di Morsasco. La tradizione tramanda che gli abitanti di Placiano avessero costruito la prima torre con il ricetto dove la popolazione si rifugiava ogni volta veniva attaccata dove oggi sorge il castello.
Ciò che sappiamo per certo è che nei primi anni del 1200 la popolazione di Placiano si trasferisce in quello che diventa il borgo di Morsasco e Placiano viene definitivamente abbandonato.
Signori del luogo sono gli aleramici Marchesi del Bosco. Agnese del Bosco, nel 1223 sposando Federico Malaspina segna la fine di quella che era stata una grande famiglia che presidiava il territorio appennico tra Piemonte e Liguria, territorio attraversato da una fitta rete di vie del sale. Il castello passa ai Malaspina che ne saranno i signori fino al ‘500.
Nel 1521 Violante Malaspina porta in dote al conte trentino, Giovan Battista Lodron gli ultimi feudi dei Malaspina: Morsasco, Orsara Bormida e Grognardo.
Colonello e diplomatico dell’imperatore Carlo V, Gian Battista Lodron ha un ruolo molto importante nella storia delle guerre del Monferrato negli anni dal ’20 a ’50 del Cinquecento. Scende più volte in Piemonte con le sue truppe, i famigerati Lanzichenechi che portano la peste; Giovan Battista Lodron è l’autore di molti assedi e distruzione di castelli quali Fubine, Vignale Monferrato, Cassinelle, Tortona. Si segnala nelle guerre Smacaldiche, assedia Praga e partecipa a molte azioni di guerra per Carlo V, ambasciatore per Carlo V a Venezia si distingue per la sua attività diplomatica, muore durante l’assedio di Casale Monferrato nel 1555.
Lascia eredi i figli Alberigo e Ferrante, ma alla fine del ‘500 sappiamo non esserci più eredi diretti e i signori del Monferrato i Gonzaga incamereranno tutti i feudi del Lodron.
Ai Lodron si deve l’ampliamento cinquecentesco del castello, oggi ancora perfettamente leggibile: inseriscono il grande scalone che porta al piano nobile e aggiungono un corpo di fabbrica che viene addossato al precedente dongione dell’epoca malaspiniana.
I Gonzaga rivendono il feudo dei Lodron a Barnaba Centurione Scotto, ricco patrizio genovese che fa il suo ingresso come Marchese di Morsasco il 21 luglio 1599. Gli ampliamenti che portano il castello all’attuale conformazione avvengono nei primi anni del ‘700. Infatti a inizio ‘700, i Centurione fanno costruire la Sala per il Gioco della Pallacorda, con un campo di 25 metri di lunghezza per 8 metri di larghezza che è oggi una delle sale meglio conservate per il gioco antenato del tennis.
Al tempo il castello si allunga andando a incorporare alcuni edifici facenti parte del borgo fortificato dell’inizio del 1200.
I Centurione Scotto saranno signori di Morsasco fino al 1916 quando Giulio Centurione per ripagare i debiti di gioco vende tutte le proprietà di Morsasco, alla nobile famiglia dei Pallavicino di Genova.
Al Marchese Pallavicino si deve l’ultimo grande restauro del castello che abbatte anche le case dell’antico borgo medievale dove oggi si estende il parco del castello.
La proprietà è oggi della Società semplice Centurione ed ospita l’archivio di Aldo Cichero, noto architetto nautico, autore di alcuni dei più famosi motor yacht della nautica moderna.
Nelle cantine sono ancora presenti le grandi botti di legno di inizio ‘900: una di esse poteva contenere fino a a c.a. 20.000 litri di vino.
Negli antichi granai del castello è allestita una collezione di manodomestici.
Castello di MorsascoIndirizzo: via Castello 11, 15010
Morsasco (AL)Telefono: +393343769833
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