Rione Garbatella - Virtual Tour 360°, Roma (RM)


La Garbatella è la zona urbanistica 11C del Municipio Roma VIII (ex Municipio Roma XI) di Roma Capitale. Si estende sul quartiere Q. X Ostiense.

 

Sin dal Medioevo il territorio su cui sorge il nucleo originario del quartiere della Garbatella era interessato dalla presenza di diversi proprietari laici ed ecclesiastici, tra questi ultimi probabilmente il più importante era il monastero di Sant'Alessio all'Aventino che sin dal XII secolo possedeva beni nelle contrade della Bagnaia, che secondo Antonio Nibby prenderebbe nome dai bagni fatti costruire da papa Simmaco verso l'anno 500 tra l'abside della basilica di San Paolo e la rupe omonima, Formello e valle Cupula, tutte comprese nell'area racchiusa dall'alveo del fiume Almone o Acquataccio, dalla via Ostiensee da via delle Sette Chiese.

A queste si aggiunsero nel tempo altri proprietari come Nicola Maria Nicolai.

Agli inizi del secolo XX quando iniziarono gli espropri per la costruzione del quartiere le maggiori proprietà risultavano essere quelle della famiglia Torloniaproprietaria della tenuta di Monte Bagnaia e quella degli eredi di Mariano Armellini, oltre alle vigne delle famiglie Roselli, Belardi e Bellini.

Il nuovo quartiere fu fondato negli anni venti su questi territori posti sui colli che dominano la basilica Papale di San Paolo fuori le mura e che da questa avevano preso il nome di Colli di San Paolo.

Dopo la prima guerra mondiale Roma visse una fase di grande sviluppo edilizio, paragonabile per alcuni versi a quella del secondo dopoguerra. Il settore sud della capitale, nelle intenzioni degli urbanisti umbertini guidati da Paolo Orlando, doveva essere connesso al lido di Ostia tramite un canale navigabile parallelo al Tevere, che non fu però mai scavato.

Tale canale avrebbe dovuto dotare Roma di un porto commerciale molto vicino al centro della città (distante meno di duecento metri dalle mura aureliane), nei pressi dell'odierna via del Porto Fluviale, situata al confine tra Garbatella e Testaccio; nella zona a ridosso del canale avrebbero dovuto sorgere una serie di lotti abitativi destinati ad ospitare i futuri lavoratori portuali.

Fu con questa idea che il re Vittorio Emanuele III posò la prima pietra a piazza Benedetto Brin, il 18 febbraio del 1920: nell'iscrizione che commemora quel giorno, murata nell'edificio centrale della piazza, si legge:

Per la mano augusta di S.M. il Re Vittorio Emanuele III
l'Ente autonomo per lo sviluppo marittimo e industriale
e l'Istituto delle Case popolari di Roma
con la collaborazione delle Cooperative di lavoro
ad offrire quieta e sana stanza agli artefici del rinascimento economico della Capitale
questo aprico quartiere fondato oggi XVIII Febbraio MCMXX

l medesimo progetto portuale fu condizione dell'odonomastica della nascente zona che è a riferimento marinaro, essendo gran parte delle sue strade e piazze intitolate a persone e soggetti del mondo navale.

Il progetto edilizio fu intrapreso in un'area allora semi disabitata e coperta da vigne e pascoli per pecore. Significativa eccezione costituiva la Basilica Papale di San Paolo fuori le mura, dalla quale si dipartiva via delle Sette Chiese, una strada di raccordo ortogonale alle vie consolari Ardeatina ed Appia, della quale si servivano i pellegrini diretti alla basilica di San Sebastiano, e che tuttora viene percorsa per il pellegrinaggio al santuario della Madonna del Divino Amore.

Nella zona sorge inoltre la chiesetta dedicata ai santi Isidoro ed Eurosia, già nota al popolo come Chiesoletta e dove, secondo una leggenda, sarebbe avvenuto un incontro tra Filippo Neri, ideatore del pellegrinaggio delle Sette Chiese, e Carlo Borromeo.

Scritta storica

Fino al 1930 circa il nome del quartiere fu a lungo dibattuto: le possibili alternative prese in considerazione furono, oltre al nome attuale, Concordia, come richiamo ed auspicio di pace sociale, o Remuria: quest'ultimo nome basato sulla leggenda secondo la quale Romolo avrebbe fondato su questo colle la sua città e non, come afferma la più nota tradizione tratta dall'Ab Urbe condita libri CXLII di Tito Livio, sul Palatino.


Negli anni di poco successivi il nuovo quartiere fu anche destinato ad accogliere numerose famiglie sfollate a seguito dell'abbattimento della Spina di Borgo per la realizzazione di via della Conciliazione e della demolizione delle abitazioni per la realizzazione di via dei Fori Imperiali, dando così al quartiere la notorietà di ospitare persone e famiglie di antica romanità.

 



Rione Garbatella - Virtual Tour 360°
Indirizzo: Zona urbanistica 11C del Municipio Roma VIII di Roma Capitale, 00154
Roma (RM)
Telefono:
Sito: https://www.rionegarbatella.it/

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