Tra la seconda metà del XVII secolo e l'inizio del XVIII l'influenza culturale italiana in campo musicale, teatrale e artistico è notevole e l'amore per la musica e per il ballo si riflette anche nelle geniali opere di pittori e scultori.
La danza diviene una delle arti più amate e, per dame e cavalieri, il ben figurare in quell'arte diventa condizione per affermarsi: ballare non è più solo un divertimento o una tecnica di corteggiamento, ma un’arte raffinata, elegante, codificata in forme ben precise.
Parte di questo successo si deve indubbiamente al genio del compositore, ballerino e strumentista fiorentino Giovanni Battista Lulli, naturalizzato col nome di Jean-Baptiste Lully al servizio di Luigi XIV, monarca che attribuì alla danza un ruolo socio-culturale centrale e persino un valore strategico-politico, dato che partecipare ad un balletto del re voleva dire partecipare alla sua grandezza e alla sua potenza: danze colte e aristocratica, improntate all’ordine, all’armonia e alla simmetria dei disegni spaziali, nelle quali persino il modo di darsi la mano era regolato da un complesso cerimoniale.
Il programma, senza alcuna pretesa esaustiva e con il solo scopo di divertire, cerca di portare con la musica e con la danza lo spettatore a immergersi in quel tempo.
Presso: La Rossignol
Via Solferino 105, 26012 Castelleone (Cr)
Data: 12/05/2022
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