Terza edizione del Festival Barocco Napoletano



Raccontare Napoli attraverso la sua tradizione musicale, viaggiando tra sinfonie, sonate, villanelle, cantate e tracciando anche alcune incursioni negli stilemi melodici contemporanei: giunge alla terza edizione il Festival Barocco Napoletano che, come nelle rassegne degli scorsi anni, colora, con raffinati concerti, alcuni lunedì pomeriggio della programmazione culturale del MANN.
Un appuntamento fisso per i musicofili (e non solo): si partirà lunedì 17 dicembre alle 18, nella Sala del Toro Farnese, per un ciclo di dieci eventi (ad ingresso gratuito), in programma sino al 6 maggio 2019. 
 
Una collaborazione consolidata, dunque, tra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli diretto da Paolo Giulierini, l’Associazione organizzatrice del Festival Barocco Napoletano (presidente Massimiliano Cerrito) e l’Ensemble Accademia Reale (violino di concerto: Giovanni Borrelli, che è anche direttore artistico della rassegna): quest’anno, però, il Festival si connota per un respiro più ampio e si propone di creare nuovi sentieri di ricerca musicale nel milieu cittadino. 
Indispensabile, in tal senso, la sinergia con il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, che, insieme al MANN e grazie al progetto culturale espresso dal Festival, favorirà la creazione di veri e propri percorsi di “archeologia musicale”:sentieri tematici per un atipico e itinerante “Museo della Musica”, che si dipanerà tra il MANN (grazie all’analisi della rappresentazione artistica della musica in affreschi, sculture e mosaici) ed il Conservatorio, custode di pregevoli esemplari storici di strumenti musicali.

“Il Festival Barocco Napoletano diviene non soltanto un’occasione per condividere percorsi musicali di qualità, ma, soprattutto, per diffondere un’idea di cultura che sappia intercettare le istituzioni storiche napoletane: tra queste, il Conservatorio San Pietro a Majella, vicino a noi per una mission di dialogo con la città all’insegna dell’arte”, dichiara il direttore del MANN, Paolo Giulierini.

Per il presidente del Conservatorio San Pietro a Majella, Antonio Palma, “è un grande onore per il Conservatorio collaborare con una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo, in particolare per uno storico del diritto come me che conosce la straordinaria rilevanza del Museo Archeologico per la ricostruzione della storia romana. Una collaborazione, questa con il MANN, che rappresenta un altro tassello importante di quella proiezione nazionale e internazionale di cui abbiamo bisogno per rilanciare le nostre iniziative”
“Grazie all’impegno del Museo Archeologico, dell’associazione organizzatrice del Festival e dell’Ensemble Accademia Reale – afferma il direttore di San Pietro a Majella, Carmine Santaniello – quest’appuntamento è diventato uno dei più interessanti del panorama musicale napoletano per via di una programmazione accorta, offrendo, così, uno spaccato di vecchie e nuove tendenze musicali”.

 

Sullo sfondo di questo interessante progetto culturale, il Festival Barocco Napoletano rappresenterà un felice esperimento di contaminatio musicale, partendo proprio dalle tradizioni melodiche partenopee: il primo concerto (17 dicembre, ore 18), in sintonia con lo spirito delle festività, è stato intitolato “In Nativitate Domini. La tradizione del Natale nella Scuola Musicale Napoletana” (Ensemble Barocco Accademia Reale; violino di concerto: Giovanni Borrelli; soprano: Angela Luglio. Musiche di A. Scarlatti, J.A. Hasse, L. Leo e G.B. Pergolesi).
E, per ricreare le atmosfere internazionali della Napoli capitale della cultura europea, si è andati avanti il 14 gennaio con il clavicembalo di Enza Caiazzo ed il mandolino di Fabio Menditto per raccontare i “Maestri napoletani nei salotti parigini” (musiche di D. Scarlatti, E. Barbella e L. Leone).
Sempre in gennaio (lunedì 28), appuntamento speciale dedicato a “La Cantata a voce sola e il mottetto nella Napoli barocca”, mentre l’originalità del ritmo connoterà la programmazione di febbraio: lunedì 11, percorsi creativi jazz da Scarlatti ad Oscar Peterson per rappresentare “L’arte della variazione e dell’improvvisazione barocca in chiave moderna”; la settimana successiva, il 18 febbraio, ancora un’esibizione dell’Ensemble Barocco Accademia Reale e del Gruppo Danzar grazioso che, grazie ai costumi d’epoca, enfatizzerà le suggestioni delle musiche di A. Falconieri, D. Ortiz, A. De Cabezon, A. Corelli e G.B. Lully.
Anche a marzo, naturalmente, spazio alla grande musica con due nuovi appuntamenti: lunedì 4, “Capricci armonici da chiesa e da camera a violino solo, sinfonie, toccate” con il violino barocco di Enrico Parizzi ed il clavicembalo ed organo di Nicola Lamon (le musiche saranno di G.B. Viviani);a fine mese (25 marzo), in calendario l’evento “Del suonar a due col cembalo. Concerti, sinfonie e sonate napolitane”.
Curiosità musicali nei concerti di aprile: lunedì 1°, l’Ensemble Gli Otiosi eseguirà “Le sonate col basso solo a Napoli nel XVIII secolo” (musiche di F. Supriani, F. Mancini, G.B. Cirri, G. De Ruvo); il 22 aprile, l’Ensemble Accademia Reale dedicherà un concerto a “Musica devozionale e passione nella Napoli del XVII secolo”.
Gran finale della rassegna il 6 maggio con “La Semiramide riconosciuta dramma per musica di L. Vinci” (Libretto: P. Metastasio) nell’esecuzione dell’Ensemble Barocco Accademia Reale.

 

Il lavoro svolto fino ad oggi ed il percorso intrapreso con questa esclusiva e rilevante collaborazione aprono le porte a nuovi scenari: il MANN, custode del patrimonio Archeologico mondiale, ed il Conservatorio San Pietro a Majella, luogo principale per la diffusione e la conservazione della Musica della Scuola Napoletana, valendosi del Progetto Culturale Festival Barocco Napoletano come agente di divulgazione di queste iniziative, guardano insieme verso nuovi orizzonti”,conclude il presidente dell’Associazione Festival Barocco Napoletano, Massimiliano Cerrito.

Programma 2018/2019


Data inizio: 17/12/2018
Data fine: 06/05/2019

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Evento inserito da Luigi de Marchi


MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli


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