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Giulia PetrucciProfilo di Giulia Petrucci

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Fondata nel 1995 dall’attuale titolare Giorgio Gaburro e diretta, dal 2006, insieme a Beatrice Benedetti, Boxart ha presentato negli anni le opere dei maggiori esponenti dell’arte contemporanea italiana (Giulio Turcato, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Emilio Isgrò), nonché degli artisti più interessanti delle generazioni successive (Sandro Chia, Marco Cingolani, Andrea Facco, Mauro Fiorese).

Dopo un decennio di ricerca, dal 2006 Boxart si è aperta a nomi internazionali, come l’azionista austriaco Hermann Nitsch , di cui Boxart ha organizzato mostre e performance, mentre il coreano Kim Joon e i celebri artisti cinesi Gao Brothers e Liu Bolin hanno effettuato con la galleria il loro esordio espositivo in Italia.

Linea guida dell’attività è il concetto di project gallery : ogni progetto nasce dall’interscambio tra artista, curatore e direttore artistico, ed è concepito ad hoc per gli spazi espositivi di Boxart, nel centro storico di Verona, oppure per ampie rassegne istituzionali in luoghi coerenti con il messaggio e l’intervento dell’artista.

Tra le collaborazioni museali, si ricordano quella con il Musée d’Art Moderne di Saint-Étienne (Francia), il MART di Rovereto (Hermann Nitsch. 64.Malaktion, 2012), con il Museo H. C. Andersen di Roma (Liu Bolin. Hiding in Italy, 2012) e la Galleria nazionale d’arte moderna (Emilio Isgrò. Modello Italia 2013-1964, 2013).

Nel 2014 è Steve Sabella a ricevere l’invito dal Centro Internazionale Scavi Scaligeri di Verona per la sua prima personale in un museo italiano: Archaeology of the future. Il 2015 si apre con la mostra "Here The Dreamers Sleep" di Andrea Mastrovito al Museo H. C. Andersen di Roma, che riporta in vita l’epopea familiare dello scultore e sognatore Hendrik Christian Andersen, fino a trattare il tema universale dell’utopia.

Nel 2015 la galleria Boxart compie 20 anni, nasce infatti nel 1995. Una mostra, dal titolo “2x10”, celebra il ventennale, coinvolgendo dieci tra i nomi che hanno partecipato a questi due decenni di storia. Per l’occasione lo spazio si presenta rinnovato da un accurato restauro. Lo stesso anno si porta a compimento il progetto a sfondo sociale dal titolo Migrants dell’artista Liu Bolin, che ha coinvolto la Comunità di Sant'Egidio e alcuni migranti di vari centri di accoglienza in Sicilia.

Il 2016 è l’anno di portare ambiziosamente a Verona, al Museo AMO (Arena Opera Museo) la mostra Hermann Nitsch e il teatro, dopo le tappe del Theater Museum di Vienna e Villa Stuck di Monaco.



- Daniel Spoerri Riordinare il mondo

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