Strugnano: a passeggio tra le falesie incantate della Slovenia Mediterranea

Strugnano: a passeggio tra le falesie incantate della Slovenia Mediterranea


A trentacinque chilometri da Trieste, una Riserva di quattro chilometri, che offre con le prorompenti scogliere uno dei siti più belli di tutto l’Adriatico, in cui vivono numerose specie di flora e fauna locale.

Nella Slovenia Mediterranea, a metà strada tra il confine italiano e quello croato, si trova uno dei luoghi più solitari e suggestivi della breve, ma interessante, costa di Slovenia. Si tratta, della “Naravni Rezervat” (Riserva Naturale) di Strugnano.

Cicca per vedere la scheda di Strugnano che ci racconta del paese e delle opportunità che offre ai visitatori.

Arrivare in questa Riserva, è facile una volta giunti a Trieste; e aver percorso la veloce superstrada che dal Valico Internazionale di Rabuiese conduce fino a Capodistria (Koper) per poi proseguire sulla Statale, fronte mare, che conduce a Isola (Izola).

Strunjan è davvero un piccolo paese. Poche case in tutto, due alberghi, un paio di trattorie, qualche bar, e una riserva naturale davvero invidiabile, che ancora oggi resta intoccabile.

Questo lembo dell’Istria slovena, non è in grado di accogliere ombrelloni, lettini e gommoni. Per ora, le uniche visite possibili sono quelle a piedi. Ed è un bel camminare, quello che permette di percorrere in lungo e largo i centosessanta ettari della Riserva e i suoi quattro chilometri di costa che da Simonov Zaliv (baia di San Simone) conducono, passando per Ritic Ronek (Punta del Ronco), sino alle Saline poste alla foce del torrente Roja.

Passeggiare fra le strette stradine sassose della Riserva è un fantastico viaggio fra i colori e i profumi della rigogliosa vegetazione dell’Alto Adriatico.

Stupende e odorose le giallognole ginestre che non riescono, quasi mai, a confondersi tra il verde della lussureggiante vegetazione e l’inteso color blu del Mar Adriatico. Incantevole, tanto da suscitare quasi sempre tanta meraviglia anche il roseo sommacco, l’odoroso mirto e il corbezzolo.

La parte più bella della Riserva, e quindi da non perdere, è quella fronte mare. Sono le falesie. Sembrano davvero indistruttibili e imponenti queste pareti rocciose in cui si alternano strati di arenaria e turbidite. Anche se il mare con la sua irruenza riesce a intaccarne la base, mentre gli agenti atmosferici ne erodono la parte superiore, le falesie riescono a raggiungere altezze davvero eccelse, che in talune sommità arrivano sino agli ottanta metri.

Dall’alto delle falesie, si può incrociare con lo sguardo sino al Golfo di Trieste con tutto il suo litorale. Ma si possono scoprire anche alcune baie davvero romantiche. Bellissima quella di Sv. Kriza (Santa Croce), in cui aspettare un bel tramonto può esser qualcosa da ricordare per sempre.

A Strugnano, anche la natura sottomarina è rimasta ancora intatta. Anche se molte delle specie animali che popolano la riserva slovena sono state dichiarate a rischio estinzione. Nei suoi fondali, infatti, tra alberi e pomodori di mare, i coralli, i datteri e i granchi del genere Maia scarseggiano, con il passare degli anni, sempre di più.

Una volta visitata la riserva, le opportunità turistiche della zona sono buone. A completare l’offerta turistica, infatti, vi sono in paese alcuni stabilimenti balneari, qualche campo da tennis e un rinomato centro termale, che fa da contorno alla bellezza della Riserva con le sue falesie incantate.

Da Strugnano, è abbastanza agevole arrivare alla rinomata Portorose; o partendo da Salinera, costeggiando la Riserva, si può arrivare in pochi minuti di macchina sino a Fiesso per poi proseguire verso una delle città monumento della Slovenia: Pirano.

Mappa:

Siti web:

Riserva Natuale Strunjan: http://www.parkstrunjan.si/

Portale turistico Slovenia: https://www.slovenia.info/it

 




Pubblicato da Marco Cadelli
In data: 16-03-2022
Categoria: Turismo
Location: Estero

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