Cimitero Monumentale di Milano - Virtual Tour 360°, Milano (MI)


Il Monumentale ebbe una gestazione lunga e travagliata cominciata nel 1837 su sollecitazione dell'amministrazione austriaca del Regno Lombardo-Veneto in sostituzione dei sei preesistenti cimiteri milanesi avviati alla chiusura e alla dismissione.

Vincitore del concorso finale indetto dal Comune di Milano fu il progetto dell'architetto Carlo Maciachini (1818-1899), realizzato a partire dal 1864 in stile eclettico con richiami bizantini, gotici e romanici.

La prima deliberazione relativa all'erezione del nuovo cimitero fu quella presa nel 1837 dalla Congregazione Municipale (l'attuale giunta municipale delle città italiane) presieduta dal podestà conte Gabrio Casati nel suo primo anno di mandato: in quella deliberazione la giunta bandiva un concorso per un nuovo cimitero che fosse «degno del lustro di Milano, onde riunirvi lapidi e monumenti per distinti cittadini e sepolcri di famiglia, e vasto a raccogliere tutte le spoglie dei trapassati».

Dal 1837, data della prima delibera, al 1863, data dell'approvazione del progetto definitivo del Maciachini, trascorse un quarto di secolo segnato da difficoltà, contrasti e litigi.

L'iniziale delibera del 1837 aveva previsto che il cimitero sorgesse su un'area fuori città di 55 200 mq alle Cascine Abbadesse (oggi nei pressi via Melchiorre Gioia): nel giugno 1839, allo scadere del concorso, vennero presentati venticinque progetti fra i quali ebbero grande appoggio quelli degli architetti Alessandro Sidoli e Giulio Aluisetti; i progetti vennero presentati all'Accademia delle Belle Arti di Brera per un parere che vide preferito il progetto del Sidoli.

Nonostante il parere autorevole dell'accademia il giorno 12 agosto 1843 il consiglio ne annullò il giudizio e incaricò l'Aluisetti di redigere un secondo disegno che venne quindi approvato il 4 settembre 1846.

Il nuovo progetto, tuttavia, si arenò per una serie di eccezioni e obiezioni sollevate sull'area prescelta e sulle caratteristiche del terreno che lasciavano temere un inquinamento delle acque potabili che lo attraversavano.

Superata ogni obiezione grazie al rapporto del celebre chimico Antonio Kramer, il progetto venne inviato per approvarne la spesa al Governo che rispose il 10 marzo 1847 negando contro ogni previsione l'autorizzazione e chiedendo un nuovo progetto che prevedesse il cimitero in un'area diversa dalle Cascine Abbadesse, il cui terreno era già stato acquistato dal Comune.

I fatti politici del 1848 portarono a un ulteriore stallo della questione ma non della lotta fra il progetto del Sidoli e quello dell'Aluisetti: nel 1855, infatti, con Milano nuovamente sotto l'amministrazione asburgica, la congregazione risollevò il tema del Monumentale e il periodico Giornale dell'ingegnere-architetto ripresentò, caldeggiandolo, il disegno del Sidoli, ma la morte di quest'ultimo venne ad intralciare ogni decisione.

Venne quindi nominata una nuova commissione che selezionasse una nuova area sul quale erigere il nuovo cimitero secondo il progetto dell'Aluisetti, ma anche lui morì da lì a poco.

La nuova area era compresa fra Porta Tenaglia e Porta Comasina ed era stata appositamente acquistata dal Comune che, dopo la morte dell'Aluisetti, incaricò l'ing. Pestagalli di adattarne il progetto alla nuova area acquisita, che è quella su cui sorge il cimitero odierno.

Cominciarono dunque i lavori di spianamento del terreno e costruzione del muro di cinta.

La sopraggiunta liberazione dall'Austria tuttavia determinò che il nuovo Comune di Milano nella seduta del 20 maggio 1860 (sotto il sindaco Antonio Beretta) sospendesse ogni lavoro portando come giustificazione che lo spazio racchiuso nel muro di cinta fosse insufficiente.

Probabilmente, come suggerisce il Beltrami, i motivi erano più legati alla volontà di allontanarsi da una faccenda durata vent'anni sotto la dominazione austriaca e dal progetto orientato a uno stile greco-romano che ormai aveva fatto il suo tempo.

Venne quindi indetto un nuovo concorso con termine il 30 settembre 1861, poi protratto al 31 dicembre e infine al febbraio 1863, al quale parteciparono ventuno progetti fra cui quello di Carlo Maciachini che, nella seduta del 10 luglio 1863 venne indicato come il migliore.

Negli stessi anni in cui si dava avvio ai lavori per la Galleria Vittorio Emanuele II e per la nuova Piazza del Duomo, si volle esprimere la necessità di un luogo in cui il culto religioso dei defunti si potesse unire a forti valenze civili.

La decisione della Commissione, anche questa volta, non fu esente da polemiche; tuttavia, già alla fine del 1863, si poterono avviare i lavori di trasformazione di un'area di circa 180 mila metri quadri.



Cimitero Monumentale di Milano - Virtual Tour 360°
Indirizzo: Piazzale Cimitero Monumentale, 20154
Milano (MI)
Telefono: 02 88465600
Sito: https://monumentale.comune.milano.it/

Location inserita da OmoGirando nella categoria Edificio religioso in Lombardia
Questa location è tua? Richiedi ora la sua gestione: clicca qui

English version

Video: Cimitero Monumentale di Milano - Virtual Tour 360°


Location: Cimitero Monumentale di Milano - Virtual Tour 360°

Eventi Cimitero Monumentale di Milano - Virtual Tour 360°