Castello Celleno Borgo Fantasma, Celleno (VT)


Celléno è nella provincia di Viterbo, nel Lazio; situato tra il Lago di Bolsena e il Lago di Alviano.

Le origini del Castello di Celleno (Borgo Fantasma)

Tuttavia lo stemma del Comune di Celleno riporta un'arpia al naturale su un campo d’azzurro, entro uno scudo ornato da una lista svolazzante: questo simbolo araldico è stato adottato in età relativamente recente, non prima dell’Unità d’Italia, sulla base della suggestiva ma meno fondata ipotesi che il nome del centro derivi da quello di una delle mitologiche Arpie.

Con il termine “Il Castello di Celleno” (Borgo Fantasma) viene generalmente chiamato il complesso monumentale intra-moenia, ossia quel perimetro urbano adagiato sul pianoro tufaceo delimitato a sud dalle mura civiche ed a nord dal pendio naturale. 

Il borgo abbandonato è ancora un intricato dedalo di viuzze che portano fin su a quel che resta dell’antico castello, dopo aver superato la scenografica via del Ponte, stradine su cui si affacciano piccole case prive d’intonaco e resti di palazzi in pietra di basalto. Il castello ne ha passate di tutti i colori: conobbe le alterne vicende della rivalità tra famiglie di Guelfi e Ghibellini; nel XV secolo divenne possedimento della famiglia Gatti e poi fu un feudo degli Orsini, famiglia dalla quale prende ancora il nome.

Il Comune di Celleno, insieme alla startup Hubstract – Made For Art e all’Università della Tuscia, sostenuta dalla Regione Lazio, hanno presentato di recente un progetto di recupero e di riqualificazione del borgo chiamato “Il Borgo Fantasma di Celleno”. Un plastico interattivo racconta la storia e le peculiarità di Celleno, con tanto di logo, pannelli espositivi e brochure pieghevole e un’idea per lo sviluppo dell’ospitalità diffusa e la prosecuzione degli studi archeologici, storici e geofisici del luogo. Celleno potrebbe dunque diventare una nuova Civita di Bagnoregio.

L'origine di Celleno Nuovo

Piazza della Repubblica costituisce il centro amministrativo e sociale della nuova urbanizzazione di Celleno, nata negli anni Trenta del secolo scorso e resasi necessaria per i progressivi fenomeni di erosione della rupe tufacea su cui sorge il centro antico. L'instabilità del terreno era attestata sin dal Cinquecento quando, nello Statuto di Celleno scritto nel 1572, allo scopo di non indebolire ulteriormente il masso tufaceo, si prescrivevano sanzioni per chi scavasse fosse per palombarie. Le fonti continuano a testimoniare nel corso del Seicento situazioni di crolli e abitazioni pericolanti, finché il disastroso terremoto che colpì la Teverina e in particolare Bagnoregio, nel 1695, impose misure drastiche: si proibì lo scavo delle cantine all’interno del castello e si ordinò la ricostruzione della mura castellane e delle case danneggiate di contrada Piazzarella e Ripa.

La Borgata Luigi Razza

Il 18 marzo 1951 il consiglio comunale decretava il definitivo abbandono del centro antico di Celleno, arroccato su una rupe tufacea soggetta a continui crolli.

Per gli abitanti costretti a lasciare le antiche case cominciò la costruzione di un nuovo insediamento, di cui la Borgata Luigi Razza, edificata dal Genio Civile negli anni Trenta del Novecento, costituisce il nucleo originario.



Castello Celleno Borgo Fantasma
Indirizzo: Celleno, SP11, 01020
Celleno (VT)
Telefono: +39 0761 912002
Sito: https://comune.celleno.vt.it/

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