Il palazzo fu acquistato nel 1596 da Giovanni Francesco Aldobrandini e nel 1611 modificato da Donna Olimpia Aldobrandini che fece realizzare l’attuale facciata, secondo un progetto preliminare di Giacomo della Porta poi reso esecutivo da Carlo Maderno. Nel 1642 il palazzo passò ai Marchesi Patrizi, di origine senese, ma imparentati con molte famiglie romane tra cui i Marchesi Montoro e i Marchesi Naro, custodi del celebre Vessillo di Santa Romana Chiesa.
In quell’epoca, Mariano Patrizi commissionò a Raffaello Vanni gli affreschi raffiguranti scene dell’antico testamento presenti nelle sale del piano nobile del palazzo. L’importante collezione dei dipinti all’interno della Pinacoteca è stata in gran parte raccolta grazie alla passione e al mecenatismo di due tesorieri del Papa: Costanzo Patrizi (1589–1624) e Giovanni Battista Patrizi (1658–1727) interessati a ciò che di meglio offriva la scena romana della loro epoca.
Tra i capolavori più importanti, un “Ratto d’Europa” di Francesco Albani e il celebre “San Girolamo che sigilla una lettera” del Guercino. Nell’ambito di questa raccolta, a Palazzo Patrizi era conservata anche la seconda versione della “Cena di Emmaus” di Caravaggio (oggi a Brera).
Tra i pezzi archeologici più significativi, la statua dell’Amazzone è un rarissimo esempio di questo soggetto, copia romana da originale ellenistico di notevole livello tecnico.
Palazzo PatriziIndirizzo: Castel Giuliano, 00062
Bracciano (RM)Telefono: +390699802530
Sito:
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