Il Castello di Melfi è un monumento della Basilicata, ora museo di proprietà dello Stato italiano, tra i più importanti castelli medievali d'Italia.
La sua fondazione, almeno dagli elementi ancora visibili, risale al periodo normanno e ha subito alcune modifiche nel corso del tempo, soprattutto in epoca angioina e aragonese.
L'origine del castello di Melfi risale alla fine XI secolo ad opera dei normanni, sorto in posizione strategica che funge da punto di passaggio tra Campania e Puglia.
Il suo collocamento era indispensabile per difendersi dagli attacchi esterni e come rifugio per gli alleati.
La struttura fu luogo di avvenimenti "storici" durante l'era normanna.
Con la decaduta degli svevi e l'arrivo dei nuovi dominatori angioini, il castello di Melfi subì massicci ampliamenti e restaurazioni, oltre ad essere eletto da Carlo II d'Angiò residenza ufficiale di sua moglie Maria d'Ungheria nel 1284.
Fu ancora soggetto a modifiche nel cinquecento sotto il governo aragonese e divenne proprietà prima degli Acciaiuoli, poi dei Marzano, dei Caracciolo ed infine dei Doria, ai quali appartenne fino al 1950.
Il castello dovette subire due violenti terremoti nel 1851 e nel 1930 ma, a differenza di altri monumenti di Melfi che furono gravemente danneggiati, il castello ne uscì quasi incolume.
Al giorno d'oggi, l'edificio ospita il Museo Archeologico Nazionale del Melfese, inaugurato nel 1976.
Castello Normanno Svevo di MelfiIndirizzo: Via Normanni, 8502, Potenza
Melfi (PZ)Telefono: 0972.238726
Sito:
https://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_2074737715.htmlLocation inserita da
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