Il Palazzo Reale di Napoli è un edificio storico ubicato in Piazza del Plebiscito, nel centro storico di Napoli, dov'è posto l'ingresso principale: l'intero complesso, compresi i giardini e il Teatro San Carlo, si affaccia anche su piazza Trieste e Trento, piazza del Municipio e via Acton.
Fu la residenza storica dei viceré spagnoli per oltre centocinquanta anni, della dinastia borbonica dal 1734 al 1861, interrotta solamente per un decennio all'inizio del XIX secolo dal dominio francese con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, e, a seguito dell'Unità d'Italia, dei Savoia.
Ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale, è adibito principalmente a polo museale, in particolare gli Appartamenti Reali, ed è sede della Biblioteca Nazionale.
Al piano nobile del palazzo, nucleo più antico di tutto l’edificio, si trova l’Appartamento Reale, dove risiedevano i Vicerè austriaci e spagnoli (1600-1734) e i sovrani dei Borbone (1734-1860).
Il Grande Appartamento di Etichetta, restaurato da Ferdinando di Borbone, è aperto al pubblico dal 1919 ed è raggiungibile attraverso il maestoso Scalone d’Onore (chiamato anche Scalone Monumentale) che giunge all’ambulacro o loggia vetrata del primo piano.
Lo Scalone Monumentale in sé è opera postuma, relativamente giovane rispetto a tutta quanta la struttura; fu disegnato così come lo si osserva dall’architetto Gaetano Genovese immediatamente dopo lo sciagurato incendio del 1837 che distrusse molta buona parte della reggia napoletana.
Mentre, l’esecutore materiale del progetto dello Scalone Monumentale fu compiuto da Francesco Gavaudan solo e soltanto nel 1858.
Il Palazzo Reale è stato costruito a partire dal 1600, per raggiungere il suo aspetto definitivo nel 1858: alla sua edificazione e ai relativi lavori di restauro hanno partecipato numerosi architetti come Domenico Fontana, Gaetano Genovese, Luigi Vanvitelli, Ferdinando Sanfelice e Francesco Antonio Picchiatti.
Al termine della dominazione aragonese, il Regno di Napoli entrò nelle mire espansionistiche sia dei francesi che degli spagnoli: le due parti si spartirono il territorio a seguito del trattato di Granada firmato nel 1500.
Tuttavia questo non venne rispettato e sotto il Gran Capitano Gonzalo Fernández de Córdoba gli spagnoli conquistarono, nel 1503, il regno: ebbe inizio il viceregno spagnolo.
Tale periodo, che interessò Napoli per oltre duecento anni, viene storicamente visto come un periodo buio e di regresso: viceversa la città godeva di un notevole fermento culturale e di una borghesia dinamica, oltre che di una flotta mercantile all'avanguardia in grado di competere con Siviglia e le Fiandre.
Sotto Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga si decise per la costruzione di un Palazzo Vicereale: progettato dagli architetti Ferdinando Manlio e Giovanni Benincasa, i lavori iniziarono nel 1543 per terminare poco dopo.
La costruzione del palazzo Vicereale si pose in un periodo in cui i viceré si impegnarono in un riassetto urbanistico delle città italiane: a Napoli vennero riorganizzati le mura e i forti, ed edificati i cosiddetti Quartieri Spagnoli.
Il Teatrino di Corte e la pianta dell'intero complesso.
La Cappella Reale, dedicata alla Madonna Assunta, fu costruita da Francesco Antonio Picchiatti (Napoli 1619-1694) e allestita tra il 1643 e la fine del Seicento.
L’ambiente attuale deriva dalle sistemazioni architettoniche decorative del secolo XIX e dai restauri postbellici.
La storia delle statue del Palazzo Reale:
“Chi ha fatto pipì per terra?”
“Io non ne so niente”
“Sono stato io, e allora?”
Sguainando la spada: “Evitiamolo!”
No, non è la sceneggiatura di un film comico, ma la storiella che è stata affibbiata alle statue che compaiono nelle nicchie del Palazzo Reale di Napoli.
Un modo anche per ricordare, in maniera simpatica, i nomi che rappresentano, rispettivamente Carlo V d’Asburgo, Carlo III, Gioacchino Murat e Vittorio Emanuele II; all’appello, in questo discorso, mancano le altre 4 personalità che compaiono dalla sinistra, cioè quelle di Ruggero il Normanno, Federico II di Svevia, Carlo I d’Angiò e Alfonso V d’Aragona: ognuna, insomma, è chiamata ad identificare un sovrano e, degli 8 che compaiono, 7 sono stati proprio sul trono della città partenopea.
Palazzo Reale di Napoli - Virtual Tour 360°Indirizzo: Piazza del Plebiscito, 1, 80132
Napoli (NA)Telefono: 081 580 8255
Sito:
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