Un concorso per premiare archeologia e mecenati



C’è anche Poggio del Molino, area pubblica di ricerca.

Si vota fino al 6 gennaio In studio un rinnovo di convenzione e consolidamento del sito fino al 2023.

Concorso per premiare siti culturali d’eccellenza e mecenati impegnati nella valorizzazione del patrimonio culturale. Coinvolgendo i cittadini che così possono conoscere più da vicino le ricerche in corso, scegliendo e votando: c’è tempo fino al 6 gennaio.

È il “Progetto Art Bonus 2018: e tra le 115 ricerche in gara, selezionate tra quelle che hanno chiuso la raccolta fondi tra il primo settembre 2017 e il 31 agosto 2018, in concorso pure l’area archeologica di Poggio del Molino (da una società svizzera è tornata al Comune). L’assessore alla Cultura Paola Pellegrini segue in diretta sia gli sviluppi legati agli scavi che i passi avanti per la fruibilità pubblica, con partecipazione costante delle scuole (in studio una delibera per il rinnovo della convenzione più valorizzazione fino al 2023, con l’Associazione culturale “Past in progress”). 

Per gennaio in programma un incontro pubblico con Pellegrini e l’archeologa Carolina Megale braccia, mente e voce dell’Associazione culturale Past in progress ( “Archeodig”) da sempre impegnata nelle ricerche sulla collina che delimita il golfo di Baratti: per fare il punto oltre che su ricerche e mosaici, sulle prossime opportunità. Prime indagini sistematiche del sito tra il 1984 e il 1988 dall’Università di Firenze, sotto la direzione di Vincenzo Saladino. Scavi che rivelarono da subito il particolare interesse storico-archeologico dell’area, la cui unicità è dettata, oltre che dall’eccezionale conservazione delle strutture archeologiche, dall’essere il principale insediamento capace di raccontare, attraverso le testimonianze materiali, la storia di Populonia in epoca romana, dal II secolo a. C. alle soglie del Medioevo. Alla fine degli anni ’80, tuttavia, gli scavi furono interrotti per mancanza di fondi e il sito ricoperto da terra e vegetazione. Dal 2008 l’area di Poggio del Molino è al centro di un nuovo progetto di ricerca coordinato e finanziato proprio dall’Associazione culturale Past in Progress in collaborazione con il Comune e l’Università di Firenze a cui è affidata la direzione scientifica dello scavo. Alla ricerca partecipano ogni anno studenti universitari italiani e stranieri. 


Insomma anche il “Progetto Art Bonus 2018” contribuisce a recuperare e valorizzare sia il lavoro che le attività collaterali di Poggio del Molino. 

«L’iniziativa è organizzata da Ales Spa in collaborazione con Promo Pa Fondazione – LuBeC, Lucca Beni Culturali. Si tratta della terza edizione – spiega Carolina Megale –. Obiettivo del concorso è proprio gratificare mecenati e beneficiari che insieme hanno reso possibile il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese. Attraverso l’Art Bonus a Poggio del Molino – aggiunge Megale – sono stati restaurati i mosaici finora messi in luce nel quartiere termale e nel settore residenziale della villa di epoca romana. Il vincitore? Sarà eletto dalla giuria popolare formata da tutti coloro che voteranno sulla piattaforma del concorso». 

Vincerà il progetto che avrà ottenuto il maggior numero di voti. Il primo premio consisterà in un riconoscimento simbolico consegnato all’ente beneficiario e ai mecenati. Niente soldi, ma più visibilità per ricerche che spesso, come nel caso di Poggio dei Molino, donano ai visitatori pure ambienti di straordinaria bellezza. 

Di Cecilia Cecchi - Fonte: http://iltirreno.gelocal.it


Data inizio: 31/08/2018
Data fine: 06/01/2019

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