Design Italiano negli Armamenti durante la Seconda Guerra Mondiale


Le armi e gli armamenti italiani dal 1935 al 1945 – speciali e segreti.

Nella vulgata comune l’impreparazione bellica italiana nella 2°Guerra Mondiale è conclamata e assunta come dogma storico.

Se ciò è sicuramente vero per quanto concerne sia la capacità operativa dei nostri alti comandi sia la visione strategica delle operazioni, non è altrettanto vero per quanto riguarda gli armamenti.

Nonostante che l’Italia fosse in armi e in guerra dal 1935 (cosa che sembra sfuggire ai cultori-denigratori delle forze armate italiane del ventennio), nonostante che gran parte del parco armi fosse in costante utilizzo (con tutto quello che ne deriva), il nostro paese non trascurò né gli studi su nuove armi né l’approntamento dei prototipi con relativa simulazione bellica.

E questo anche prima che scoppiasse il conflitto.

È abitudinario, ancorché notorio, parlare delle armi segrete del III° Reich; non vi sono dubbi sulla loro realtà, dagli aerei a reazione, alla bomba all’uranio (non proprio atomica) sperimentata in Turingia, dai sommergibili con motore a turbina, ai fucili a canna curva, ai visori notturni ad infrarossi e via dicendo.

Differente la conoscenza sull’esistenza di armamenti particolari italiani, tutto è nebuloso e vago. Ciò è dovuto sia alle scarse notizie in merito sia al velo di omertà, su di esse calato, dalla intellighenzia politico-culturale post bellica.


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