Museo Archeologico Provinciale, Salerno (SA)


Il Museo Archeologico Provinciale di Salerno ha riaperto nel febbraio 2013 e dal 9 luglio 2013 l’associazione Fonderie Culturali gestisce i servizi al pubblico, l’accoglienza, le attività didattiche e la valorizzazione del museo.

Museo Archeologico Provinciale di Salerno

Inaugurato il 28 ottobre 1928 all’interno del Palazzo di Governo, attuale sede della Provincia di Salerno, il Museo Archeologico Provinciale ha avuto nel corso degli anni diverse sedi. Nel 1939, a seguito dello scoppio del secondo conflitto mondiale, il Museo fu spostato nella Casina dell’Orto Agrario, per ritornare una volta terminata la guerra nella precedente sede, dove rimase fino al 1964, quando l’allora direttore Venturino Panebianco scelse proprio il complesso di San Benedetto come sede definitiva. Il primo allestimento del plesso museale fu ideato e realizzato negli anni settanta dal noto architetto Ezio de Felice. I lavori di manutenzione e restyling terminati nel febbraio 2013 hanno riproposto un allestimento espositivo rispettoso della filosofia del restauro e del design originario.

Il Percorso Espositivo
Ad accogliere il visitatore al suo arrivo, nel giardino antistante il Museo, vi è il lapidario con reperti di epoca romana in particolare statue, rilievi figurati e basi onorarie. All’interno, invece, l’esposizione archeologica si struttura su due piani, seguendo un percorso sia cronologico che topografico. Al piano terra è infatti allestita la sezione “Provincia archeologica”, che raccoglie i più importanti reperti provenienti da tutto il territorio provinciale di Salerno. Un percorso che ripropone le principali correnti culturali che si sono affermate in Campania dalla preistoria all’epoca romana, con un focus sugli aspetti del costume maschile e femminili.

Il primo piano è, invece, quasi interamente dedicato al sito etrusco-campano sannita di Fratte, situato attualmente alla periferia settentrionale della città, databile dalla fine del VI fino al I d. C.  Il percorso, che illustra la storia del sito anche alla luce delle recenti indagini archeologiche condotte dall’Università degli studi di Salerno, è strutturato in due parti: l’abitato e le necropoli, con focus sul mito di Eracle. Sullo stesso piano una sala dedicata alla testa bronzea di Apollo (I sec. a.C. – I sec. d.C.), straordinario reperto divenuto il simbolo dei Musei della Provincia di Salerno. Ad arricchire i percorsi ci sono installazioni multimediali, che ricostruiscono l’insediamento di Fratte, le antiche rotte del Mediterraneo e ripropongono l’atmosfera del ritrovamento della celebre testa di Apollo.

Il Complesso di San Benedetto
Il Complesso di San Benedetto fu costruito tra il VII ed il IX secolo, presso il pianoro denominato “Hortus magnus”, sulle mura orientali del sistema difensivo voluto da Arechi II. Nel 930 il monastero assunse il rango di abbazia.  Tra le sue mura furono ospitate importanti figure storiche, come l’abate Desiderio, futuro papa Vittore III e Gregorio VII, che qui morì. Il monastero, passato negli anni dai benedettini agli olivetani a seguito delle leggi napoleoniche, fu soppresso nel 1807 e trasformato in distretto militare, mentre la chiesa fu adibita a Real Teatro per essere restituita alla Curia solo un secolo dopo. Attualmente si sono conservati diversi parti del quadriportico romanico e del loggiato rinascimentale del “Castelnuovo Reale”, appartenente al palazzo della regina Margherita di Durazzo.

Prenotazioni e info: Mail: [email protected]



Museo Archeologico Provinciale
Indirizzo: Via San Benedetto 28 | 84122 Salerno
Salerno (SA)
Telefono: 089 231135
Sito: http://www.museoarcheologicosalerno.it/

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