Val Codera, Sondrio


La Val Codera è una valle collocata in provincia di Sondrio, a 100 chilometri da Milano, nel comune di Novate Mezzola.

Tra le istituzioni tradizionali ancora in uso vanno segnalate le quattro processioni annuali che si svolgono a Codera nei giorni di S. Marco, S. Giovanni Battista, Assunzione di Maria e S. Rocco, quando le sacre effigi vengono trasportate per le vie del paese dai confratelli dalla tunica scarlatta.

Questa citazione, che Leonardo da Vinci inserisce nel suo Codice Atlantico, ben riassume il carattere aspro e selvaggio della valle. A tale proposito, una tradizione popolare vuole che la Val Codera venisse creata da Dio per prima, quando, ancora inesperto, non sapeva come sistemare per benino le montagne; oppure per ultima, quando, ormai stanco di tutte le fatiche della creazione, scaraventò a casaccio in questo minuscolo angolo di terra le ultime montagne ed i dirupi più scoscesi che gli erano avanzati.

La Val Codera ha assunto un'importanza storica significativa durante il periodo del fascismo, quando divenne la meta per i ritrovi delle Aquile randagie, gruppo scout clandestino (le leggi fasciste avevano reso illegale lo scautismo e tutte le associazioni giovanili all'infuori dell'Opera nazionale balilla). La prima Aquila randagia a scoprire la valle, ideale per operare in clandestinità data la sua inaccessibilità, fu Gaetano Fracassi nel 1935.

Leggenda:

Altro che Britannia, Scozia o Valencia. Il Santo Graal, la reliquia più cercata della storia, potrebbe essere nascosto fra i val coderamassi della Val Codera. A portarcelo, nel VI secolo dopo Cristo, sarebbe stato un sacerdote che, durante durante un viaggio dalla Britannia a Roma per portare il Graal nelle mani del Papa, fu costretto a fermarsi sul Lario per l’invasione dei Longobardi.


Secondo la leggenda, di cui si trova traccia in diverse scritture tra cui il romanzo “L’isola. L’enigmatica storia del Santo Graal sul Lario” di Giovanni Galli, il Santo Graal sarebbe stato custodito per cinque secoli nella chiesa di Aquae Sulis in Britannia, dove sarebbe stato portato da Giuseppe d’Arimatea. Attorno all’anno 500, sotto la minaccia dell’avanzata degli eserciti pagani, i suoi custodi decisero di metterlo al sicuro e di portarlo a Roma nelle mani del Papa.

Il Graal sarebbe quindi stato portato a Colico e poi all’interno dell’impervia valle che si apre di fronte al lago, la Val Codèra appunto. Giovanni Galli racconta così il luogo in cui il frate avrebbe scelto di nascondere il calice.

E’ la descrizione del Saas Carlasch, uno dei luoghi più suggestivi e panoramici della Valle. Il Graal sarebbe stato nascosto lì, ma quando i frati, su ordine del Papa, tornarono per recuperarlo, trovarono una distesa di massi.

Una frana aveva reso irriconoscibile il paesaggio e introvabile il Sacro Graal.

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"Tra le istituzioni tradizionali ancora in uso vanno segnalate le quattro processioni annuali che si svolgono a Codera nei giorni di S. Marco, S. Giovanni Battista, Assunzione di Maria e S. Rocco, quando le sacre effigi vengono trasportate per le vie del paese dai confratelli dalla tunica scarlatta."


 



Val Codera
Indirizzo: Localita Codera, 1
Sondrio
Telefono: 0343 62037
Sito: http://www.valcodera.com/

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