Trento, (TN)


Secondo alcune teorie, Trento (Tridentum) si sarebbe sviluppata su un precedente insediamento retico di fondovalle. È inoltre probabile la presenza di un antico castelliere retico sul Doss Trento, forse utilizzato anche dai Romani dopo la conquista, uno dei primi nuclei urbani della città.

Mercatini di NataleÈ ragionevole ritenere che la Valle dell'Adige, in quanto via di comunicazione nord-sud di primaria importanza, abbia favorito frequenti scambi culturali con le altre popolazioni pre-romane, come i Veneti, gli Etruschi e i Galli.

La conquista romana del Trentino avvenne nel corso del I secolo a.C. Trento, sorta già prima della conquista come accampamento militare romano (castrum), venne battezzata Tridentum ("città dei tre denti"), forse perché nei pressi della città sorgono proprio tre colli vagamente assomiglianti a tre denti (Doss Trento, Sant'Agata e San Rocco). La città divenne municipium tra il 50 e il 40 a.C.

In periodo augusteo, con l'Impero impegnato in una serie di operazioni militari nell'arco alpino, il ruolo strategico della città crebbe. Trento si sviluppò a partire da una pianta quadrangolare, delimitata da un lato dal fiume Adige, dagli altri tre lati da mura e fossati, con torri quadrangolari e porte per l'accesso; la principale, porta veronencis, era gemina, con due torri circolari ai lati. Le vie cittadine si svilupparono in maniera ordinata, parallelamente all'impianto del cardo e del decumano secondo i principi dell'urbanistica romana.

Con le ultime guerre la città fu segnata da grandi cambiamenti.

Durante la prima guerra mondiale Trento fu dichiarata città fortezza (Fortezza di Trento) e divenne il caposaldo del fronte meridionale austro-ungarico. Più di 60 000 trentini, soldati di leva obbligatoria, combatterono nell'Imperial regio Esercito austro-ungarico, migliaia di soldati trentini (10 001 in tutta la provincia, di cui 1000 provenienti dalla città di Trento) caddero in battaglia nei reggimenti dei Tiroler Kaiserjäger (cacciatori imperiali tirolesi) e Kaiserschuetzen (Sìzzeri o Schützen), truppe alpine di difesa territoriale. Circa 700 giovani trentini si arruolarono invece volontari tra le file dell'esercito italiano.

La città era coronata da una rete formidabile di forti difensivi che ancor oggi sono visibili e in parte visitabili. Alla fine dell'anno 1915 la Fortezza di Trento divenne la sede del quartier generale austro-ungarico per il fronte meridionale. Nelle montagne circostanti si celava il più grande e più potente caposaldo del fronte, con la maggior parte del sistema difensivo scavato nella roccia. L'ideatore della Fortezza di Trento era il maggior generale Steinhardt.

Piazza di TrentoDurante il fascismo la città perse assieme all'intera provincia quell'autonomia che aveva goduto per secoli: nel 1923 il consiglio comunale fu sciolto dal governo di Roma dopo che il sindaco Giovanni Peterlongo, liberale eletto l'anno precedente, si dimise assieme al suo gruppo in seguito alle pressioni ricevute (Peterlongo fu quindi nominato commissario prefettizio, incarico che mantenne fino al 1926).

Per l'ottenimento dell'autonomia amministrativa ed economica si dovrà aspettare fino alla fine del secondo conflitto mondiale (statuto della Regione autonoma Trentino-Alto Adige). Durante la seconda guerra mondiale Trento fu bombardata dagli alleati dal 2 settembre 1943 fino al 3 maggio 1945, per un totale di 80 incursioni che causarono circa 400 vittime e 1792 danneggiamenti di edifici. Durante il primo bombardamento si verificò la strage della Portela, dove vi furono circa 200 morti.



Trento
Indirizzo: Via Rodolfo Belenzani 19
(TN)
Telefono: 0461 884111
Sito: http://www.comune.trento.it/

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