Lazzaretto di Ancona - Mole Vanvitelliana - La Mole, Ancona (AN)


L'edificio della Mole Vanvitelliana, sorge su di un'isola artificiale pentagonale situata all'interno del porto di Ancona; è collegato alla terraferma da tre ponti, ed occupa una superficie di 20.000 m²; il canale che lo divide dalla terraferma è detto mandracchio e fu progettato dall'architetto Luigi Vanvitelli.

Originariamente si raggiungeva solamente attraverso imbarcazioni; il rifornimento idrico era assicurato da una rete sotterranea di cisterne. L'acqua si attingeva attraverso tre pozzi, situati nel piccolo tempio neoclassico dedicato a San Rocco (protettore dalla peste e dalle epidemie), presente al centro del cortile interno. Il tempietto è aperto sui 4 lati, ciò consentiva alle persone rinchiuse nelle stanze che si affacciavano sul cortile di assistere alla messa senza entrare in contatto gli uni con gli altri e con l'officiante.

Il luogo poteva ospitare fino a 2.000 persone, oltre ad una grande quantità di merci. Nella parte interna dell'edificio si trovano i locali del Lazzaretto vero e proprio, che erano destinati alla quarantena, mentre le stanze nella parte esterna erano usate come deposito della merce. Verso il mare aperto il lazzaretto è fornito di un rivellino, progettato per la difesa militare del porto. Dunque fin dalla sua origine l'opera fu progettata come una struttura polifunzionale: magazzino portuale, luogo di quarantena, fortificazione.

Al centro del pavimento è posto il coperchio della grande cisterna di acqua potabile, ottenuta filtrando l'acqua piovana dei tetti.

Originariamente il Lazzaretto era una costruzione polifunzionale: lazzaretto di sanità pubblica, fortificazione a difesa del porto, deposito per le merci, protezione del porto dall'azione delle onde. Salvaguardava la salute pubblica ospitando depositi ed alloggi per merci e persone in quarantena, che arrivavano al porto da zone ritenute non sicure: per questo fu costruito su un'isola artificiale fuori dal territorio cittadino.

Il suo fascino è dovuto anche alla sua forma geometrica, ricca di valori simbolici: il numero cinque può indicare il potere dell'uomo di modificare la realtà circostante. Inoltre, il Lazzaretto si pone in relazione con la sovrastante Cittadella, con pianta stellare a cinque punte, e dunque anch'essa avente una forma basata sul numero cinque. Il luogo ha giocato un ruolo importante durante l'assedio degli austriaci alla città occupata dai francesi nel 1799 e nel corso della Prima guerra mondiale.

Nella notte del 5 aprile 1918 un gruppo di circa sessanta sabotatori della marina asburgica sbarcò di notte a nord di Ancona con l'intento di affondare le navi italiane presenti nel porto di Ancona e poi fuggire con i MAS (Motoscafi Armati Siluranti). Infatti, dal 12 febbraio 1918, le acque antistanti il Lazzaretto di Ancona divennero la base di una squadriglia di MAS, imbarcazioni d'assalto della Regia Marina, al comando dell'allora capitano di corvetta Luigi Rizzo.

Targa che ricorda i fatti del 1918

L'audace impresa era stata concepita dal comando della Marina austro-ungarica come risposta alla cosiddetta "Beffa di Buccari" del febbraio precedente, che aveva avuto tra i protagonisti proprio Rizzo, del quale si voleva la morte.

Targa a ricordo dello sventato attacco del 6 aprile 1918

LE GUARDIE DI FINANZA GRASSI CARLO E MAGANUCO GIUSEPPE VIGILI SCOLTE OSARONO OPPORSI CON LE ARMI A 59 MILITARI DELLA MARINA AUSTRIACA QUI GIUNTI DI SORPRESA NELLA NOTTE SUL 6 APRILE 1918 PER IMPADRONIRSI DEI MAS ORMEGGIATI NEL PORTO E SOSTENNERO DA SOLI UN CONFLITTO CRUENTO FINCHE’ CORSE ALLA TESTA DI UNA PATTUGLIA IL BRIGADIERE DEI RR. CC. GUADAGNINI ANARSEO CHE AUDACEMENTE INTIMO’ ED OTTENNE LA RESA DEI NEMICI. I CITTADINI DI ANCONA MEMORI QUESTO RICORDO POSERO IV NOVEMBRE MCMXXVII»


Ora si chiama La Mole ed è un sistema culturale articolato in tre episodi: espositivo e performativo, formativo e produttivo. Uno spazio in cui le cose accadono e l’azione culturale trasforma lo spazio in una dinamica perpetua. Un sistema reso possibile da un’architettura carismatica e da un filo conduttore, quello del rapporto creativo tra l’uomo e la materia, incapace di generare esclusione.

La Mole è, in un tempo solo, quello che è stata nel corso dei secoli: pausa, cura, difesa, fabbrica, deposito, aggregazione, svago, bellezza.



Lazzaretto di Ancona - Mole Vanvitelliana - La Mole
Indirizzo: Banchina Giovanni da Chio, 28, 60121
Ancona (AN)
Telefono: 071 9257388
Sito: https://www.lamoleancona.it/

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Eventi Lazzaretto di Ancona - Mole Vanvitelliana - La Mole

Toccare la Bellezza. MARIA MONTESSORI BRUNO MUNARI
Toccare la Bellezza. MARIA MONTESSORI BRUNO MUNARI


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