La catacomba di Priscilla, Regina Catacumbarum.



Visita a Permesso Speciale ad ambienti solitamente chiusi al pubblico.

La visita, condotta da noi e per la quale avremo un turno riservato, si terrà al di fuori dell’orario di apertura e comprenderà ambienti dipinti solitamente esclusi dal normale itinerario
La catacomba di Priscilla, conosciuta in tutti i documenti topografici e liturgici antichi, si apre sulla Via Salaria con ingresso presso il chiostro dell’antico convento delle Suore Benedettine di Priscilla. Per la quantità di martiri qui sepolti, questo cimitero era chiamato la “regina catacumbarum”.
Scavata tra il II e il V secolo, prende inizio da ambienti ipogei preesistenti, dei quali i principali sono un arenario, un “criptoportico” e l’ipogeo con le tombe degli Acilii Glabrioni. A tale famiglia appartiene una nobildonna di nome Priscilla che, con ogni probabilità, fu la donatrice del terreno che diede inizio alla vita delle nostre catacombe. Questo sarebbe il motivo per il quale oggi, e almeno dal IV secolo, il cimitero è dedicato al suo nome e alla sua memoria.
Le gallerie si estendono per circa 13 km di lunghezza, in vari livelli di profondità. Il primo piano, il più antico, si snoda in percorsi irregolari di gallerie, nelle cui pareti sono ricavati i “loculi”, le tombe comuni dove il corpo era posto, avvolto in un lenzuolo, direttamente sulla terra, cosparso di calce per motivi di igiene, e murato con marmi o tegole. Sulle tombe le iscrizioni erano in greco o in latino, e a volte si trovano murati dei piccoli oggetti decorativi o identificativi. In questo primo piano troviamo piccole stanze, i “cubicoli”, tombe di famiglie abbienti o di martiri, e gli arcosoli, spesso decorati con pitture a soggetto religioso. Sono raffigurate, per lo più, storie bibliche dell’Antico o del Nuovo Testamento. Sulle lapidi sono frequenti anche i simboli: il più noto è il pesce, che nasconde le cinque parole “Ιησοῦς ΧριστÏŒς Θεoῦ ΥιÏŒς Σωτήρ / Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore” attraverso le iniziali delle cinque lettere greche che compongono la parola ΙΧΘΥΣ, pesce.
La Catacomba contiene alcuni dei dipinti murali più famosi e antichi dell’arte paleocristiana, come l’Orante del Cubicolo della Velata, le più antiche immagini della Madonna con Bambino (datata fra il 230 ed il 240 d.C.) o dell’Annunciazione (datata intorno al 250), straordinarie scene di vita quotidiana come quelle nel Cubicolo dei Bottai, alcune delle quali chiuse al pubblico nei tour ordinari e che verranno aperte appositamente per noi.
Un’occasione unica per incontrare la Comunità dei primi Cristiani e conoscere il suo modo di vivere e di pensare, la sua arte e il modo di approcciarsi al Mistero della Morte.


Data: 15/10/2017

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Evento inserito da Massimo Brando


Location: Roma

Roma


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http://www.comune.roma.it
(RM)
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